Sala Operatoria
Unità operativa:

Contatti

Blocco Urologico Pad. 1 tel. 051 2142407
Piastra B Pad. 5: telefono 051 2144168

L'attivita' chirurgica della chirurgia Pelvica Complessa si svolge prevalentemente presso il Padiglione 1, al blocco urologico, ma non e' infrequente che i professionisti dell'Equipe vengano interpellati da ginecologi, chirurghi generali a supporto di interventi particolarmente complessi in cui e' necessaria la compresenza di piu' figure professionali.

Data ormai da molti anni la collaborazione con la chirurgia generale diretta dal prof Poggioli, sia nel trattamento chirurgico di patologie neoplastiche che ancor piu' di frequente nel trattamento/bonifica di malattie infiammatorie croniche intestinali.

Altro momento di stretta collaborazione e' con la chirurgia oncologica diretta dal dott De Iaco e con la chirurgia non oncologica del prof Seracchioli.

Da queste pluriennali esperienze le diverse Equipe hanno imparato a lavorare insieme mettendo il paziente al centro delle loro prestazioni ed offrendo cosi' ottimi risultati in termini di outcome a breve e lunga scadenza.

Da alcuni mesi e' iniziata anche l'attivita' chirurgica  robot-assistita rivolta prevalentemente alla patologia neoplastica prostatica ma che senz'altro vedra' ulteriori sviluppi futuri soprattutto embricando le diverse professionalita' in vero e proprio team multidisciplinare.

   

 

Informazioni utili 

Le Tecniche Chirurgiche Applicate in Chirurgia Pelvica Complessa


TECNICHE TRADIZIONALI

  • Cistectomia radicale
    La cistectomia radicale è il trattamento standard del tumore vescicale infiltrante o del tumore superficiale recidivo ad alto rischio di progressione.
    L’intervento di cistectomia radicale standard comporta un’incisione della parete addominale che si estende dalla regione ombelicale sino al pube. L’intervento nell’uomo comprende l’asportazione di vescica, prostata, vescicole seminali, dotti deferenti e linfonodi otturatori ed iliaci. Nella donna si asportano invece vescica, utero, annessi, parete anteriore della vagina e linfonodi loco regionali. L’intervento di cistectomia radicale viene eseguito in anestesia generale e ha una durata di 3–6 ore, a seconda del tipo di derivazione urinaria effettuata.
  • Cistectomia con Ureterocutaneostomia: Di fronte a un significativo rischio operatorio che non permette una ricostruzione completa del tratto urinario, gli ureteri possono essere abboccati direttamente alla cute confezionando due ureterocutaneostomie ai quadranti inferiori dell’addome. In tal caso vi è la necessità di applicare due sacchetti raccoglitori esterni in corrispondenza di ciascuna delle due stomie.
  • Cistectomia con Ureteroileocutaneostomia (sec. Bricker) è una tecnica utilizzata nei casi in cui il confezionamento di una neovescica orto o eterotopica non è indicato. Per questo tipo di derivazione si utilizza un segmento di 10-15 cm di intestino (ileo) a cui vengono abboccati gli ureteri. Il tratto di ileo viene poi anastomizzato alla cute a livello del quadrante inferiore destro dell’addome. L' urina viene raccolta in un sacchetto in corrispondenza della stomia cutanea.
  • Cistectomia con neovescica ortotopica  o eterotopica:
    • Neovescica ileale  viene realizzata con un segmento di circa 40-60 cm di intestino (ileo) o di colon-sigma. La neovescica viene alloggiata nella sede della vescica nativa ed anastomizzata agli ureteri. In questo caso il paziente è in grado di urinare per via naturale.
    • Vesciche eterotopiche (Pouch Indiana, Pouch di Kock, Pouch di Mainz): nel caso in cui l'uretra non possa essere utilizzata si confeziona una neo-vescica collegata alla cute mediante un piccolo stoma continente e l'evacuazione delle urine avviene tramite autocateterismo.
  • Nefrectomia radicale/parziale chirurgica, laparoscopica

La tumorectomia renale e la nefrectomia radicale sono interventi effettuati in pazienti con tumore renale. Nella tumorectomia renale l'obiettivo è rimuovere esclusivamente il tumore, risparmiando il tessuto renale sano. Al contrario, la nefrectomia consiste nell’asportazione del rene, del grasso che lo avvolge e, talvolta anche del surrene (tumori del polo superiore) o i linfonodi. La rimozione di tutto il rene è indicata in caso di tumori voluminosi o in caso di reni non funzionanti. L’intervento viene eseguito con tecnica laparotomica ("a cielo aperto") o laparoscopica in rapporto alle caratteristiche del paziente e della  malattia.

PROSTATECTOMIA RADICALE CHIRURGICA
L' intervento chirurgico di prostatectomia radicale a cielo aperto prevede l'asportazione della ghiandola prostatica mediante un' incisione addominale sotto-ombelicale. Dopo l' incisione cutanea si accede alla pelvi dove si trova la prostata. Nel caso in cui fosse oncologicamente necessario, si procede alla rimozione dei linfonodi pelvici. A questo punto viene eseguita l'asportazione della prostata e delle vescicole seminali preservando l'uretra menmbranosa che contiene lo sfintere.

TECNICHE CHIRURGICHE PER PATOLOGIE DI BASSA  COMPLESSITA'

Sono tecniche chrurgiche eseguite sempre in sala operatoria con il supporto di nuove tecnologie quali il laser ad olmio, l'ureteroscopio flessibilerivolte al trattamento della calcolosi, delle piccole lesioni polipoidi della vescica. Hanno lo scopo di trattare patologie a volte recidivanti quali i polipi vescicali e i calcoli renoureterali con una minima invasivita' e la necessita' di ricoveri brevi.

Litotrissia
Eseguita in Sala Operatoria. Essa rappresenta l’ultima frontiera nel trattamento della calcolosi renale. Attraverso l’uretra si raggiunge con l’ureterorenoscopio flessibile la vescica, dove si individua lo sbocco dell’uretere attraverso il quale si arriva al rene. Si esplorano quindi le cavità renali fino ad individuare il calcolo che viene polverizzato con l’utilizzo di un laser ad olmio. Possono comunque residuare alcuni frammenti: i più grandi verranno asportati con opportuni cestelli, quelli più piccoli saranno espulsi spontaneamente. Questa procedura offre diversi vantaggi: l’annullamento delle complicanze emorragiche connesse alla litotrissia percutanea, l’assenza di cicatrici e di dolore post-operatorio e un notevole contenimento dei tempi di degenza e di recupero delle normali attività.

Resezione endoscopica trans uretrale
La terapia chirurgica viene effettuata mediante un endoscopio rigido che viene introdotto attraverso il meato uretrale esterno. Sulla punta di questo strumento endoscopico è montato un piccolo bisturi elettrico che consente di asportare (resecando) tutti i tumori presenti a carico della vescica urinaria. Il goal terapeutico consiste nella resezione endoscopica (TURB) di tutte le neoformazioni visibili. La maggior parte delle neoplasie vescicali sono ben visibili con la diagnostica endoscopica e aggredibili con la tecnica di resezione descritta.

TECNICHE CHIRURGICHE INNOVATIVE

Techiche Chirurgiche robot-assistite
Da Gennaio 2015 presso il Policlinico S. Orsola Malpighi è arrivato il Robot, che attualmente viene usato generalmente, in particolare nella prostatectomia radicale e nelle nefrectomie   parziali. In tal caso la tecnologia robotica gatrantisce oltre alla mini-invasivita' anche ottimi risultati oncologici e funzionali.