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Home » Per il Cittadino » Reparti e servizi » Centro regionale di riferimento per insufficienza intestinale cronica benigna -Pironi

Insufficienza intestinale intestinale cronica benigna (IICB)

Unità operativa Centro regionale di riferimento per insufficienza intestinale cronica benigna -Pironi

Cos'è?

  • La funzione dell’intestino è quella di digerire i cibi e di assorbire le sostanze nutritive in essi contenuti.
  • Una normale funzione intestinale è indispensabile per mantenere un normale stato di nutrizione.
  • L’insufficienza intestinale si verifica quando la funzione intestinale si riduce sotto il minimo necessario per mantenere un normale stato di nutrizione.


Quali sono le conseguenze
La conseguenza dell’insufficienza intestinale è la malnutrizione. Quando non viene trattata, l’insufficienza intestinale può causare la morte per denutrizione.

Frequenza

  • Ogni anno ci sono circa 5-6 nuovi casi per milione di abitanti.
  • La terapia medica e chirurgica consente di recuperare una funzione intestinale sufficiente in circa la metà dei casi (insufficienza intestinale reversibile).
  • Nell’altra metà, questo non è possibile (insufficienza intestinale irreversibile). In questi casi la funzione intestinale viene sostituita dalla nutrizione parenterale domiciliare oppure, in casi molto selezionati, si ricorre al trapianto di intestino.
  • In Italia, i pazienti in nutrizione parenterale domiciliare per insufficienza intestinale cronica benigna sono circa 5 per milione di abitanti e, tra il 2000 e il 2010, sono stati eseguiti 45 trapianti di intestino.
  • La IICB è quindi una condizione patologica rara.


Quali sono le cause della IICB
L’insufficienza intestinale può essere dovuta a quattro condizioni patologiche:

  1. sindrome da intestino corto: si verifica quando manca gran parte dell’intestino; la conseguenza è il malassorbimento, cioè l’individuo non assorbe quello che mangia; l’intestino corto è la conseguenza di interventi chirurgici di resezione intestinale; può essere presente alla nascita per malformazioni congenite; l’intestino è la causa più frequente di insufficienza intestinale cronica (circa il 70% dei casi);
  2. alterazioni croniche della motilità intestinale: si verifica quando la progressione degli alimenti lungo il tubo digerente è bloccata o ostacolata; la conseguenza principale è la riduzione dell’alimentazione per evitare i sintomi causati dalla presenza di alimenti nell’intestino (nausea, vomito, gonfiore e dolore addominale);
  3. alterazioni diffuse e non reversibili della mucosa intestinale: si verifica quando gran parte dell’intestino è colpito da una malattia che non consente l’assorbimento delle sostanze nutritive; anche in questo caso la conseguenza è il malassorbimento, cioè l’individuo non assorbe quello che mangia;
  4. fistole intestinali: quando si formano dei collegamenti diretti tra l’intestino e la parete addominale oppure tra 2 tratti di intestino distanti tra loro, con perdite di gran parte degli alimenti, prima che avvenga l’assorbimento; anche in questo caso la conseguenza è il malassorbimento, cioè l’individuo non assorbe quello che mangia.

 Quali sono le malattie nelle quali può comparire l'insufficienza intestinale cronica

  • Malattie che possono essere causa di resezioni intestinali estese (sindrome da intestino corto) o di fistole intestinali
    infarto intestinale, ischemia arteriosa mesenterica, trombosi venosa mesenterica, morbo di Crohn, enterite da radiazioni (o enterite attinica), trauma addominale, volvolo intestinale, poliposi familiare (sindrome di Gardner) con o senza desmoidi, angiodisplasia intestinale, complicanze di interventi chirurgici addominali (peritonite diffusa, fistole).
  • Malattie che possono essere causa di malassorbimento intestinale o alterato transito intestinale
    gastroresezione, gastroparesi, resezione pancreatica, diversione bilio-pancreatica, morbo Celiaco, rigetto intestinale post trapianto di midollo (GVHD, rigetto cronico post trapianto di intestino, disordini congeniti della mucosa intestinale (atrofia dei microvilli, displasia epiteliale o tufting enteropathy), linfangectasia intestinale, atresia intestinale (gastroschisi), enterocolite necrotizzante, diarrea cronica congenita, pseudo-ostruzione intestinale idiopatica o primitiva (Hirschsprung), pseudo-ostruzione intestinale secondaria (da sclerodermia, diabete mellito), enteropatia protido-disperdente, fibrosi cistica, malattia di Von Recklinghausen, Mitochondrial neurogastrointestinal encephalomyopathy (MNGIE).

IMPORTANTE
Le malattie sopra elencate sono malattie il cui decorso può complicarsi con una insufficienza intestinale (in alcuni casi si tratta di malattie rare), avere una di esse non vuol dire avere un'insufficienza intestinale ma vuol dire essere a rischio di insufficienza intestinale (la cui diagnosi richiede opportune indagini). 

 


TERAPIA E PROGNOSI DELLA IICB


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