Storia del Policlinico

Acquerello dell'antico chiostro del Policlinico
Si ritiene che il primo nucleo dell'Ospedale S. Orsola sia sorto nel 1592, al di fuori della cinta muraria della città di Bologna. Inizialmente, in ragione della sua collocazione, era destinato all'accoglienza degli emarginati, mentre in seguito vi trovarono ricovero i malati incurabili.
Nel 1630, una terribile epidemia di peste mise in crisi la ricettività dei lazzaretti e indusse a costruire nel prato adiacente al S. Orsola un nuovo lazzaretto a pianta ottagonale.
Nel 1809 l'Ospedale disponeva di 273 posti letto; da quel momento in poi divenne sempre più forte l'attenzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna, tanto che, tra il 1860 e il 1869, il S. Orsola ne divenne definitivamente la struttura di supporto assistenziale. Da quel momento l'antico ricovero si trasformò in un Ospedale con caratteristiche più moderne.Nel 1929 a seguito della crescita continua in termini di dimensioni, ma soprattutto di specialità considerate e di insegnamenti previsti, venne avviata la programmazione di un nuovo assetto edilizio.
Nel 1960 l'Ospedale era già dotato di numerose specialità cliniche affiancate da un insieme di servizi diagnostici per un totale di 1523 posti letto.Nel 1978 la Riforma del Sistema Sanitario Nazionale determinò la fusione del S. Orsola con l'Ospedale Malpighi, una struttura specialistica di grandi dimensioni costruita negli anni '70, sull'area del vecchio "Ricovero di Mendicità Vittorio Emanuele II" risalente al 1860.
Con gli anni il Policlinico S. Orsola-Malpighi ha accolto al proprio interno tutte le specialità mediche ad esclusione della Neurochirurgia e dell'Odontoiatria ed è uno dei più grandi ospedali italiani. Attualmente denominato Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna. Il Policlinico è sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna.