Angiocardioscintigrafia all’equilibrio

In cosa consiste 

Questo particolare tipo di scintigrafia serve a studiare la funzione cardiaca in condizioni di riposo. La procedura ha inizio con la somministrazione per via endovenosa di due marcatori: un agente stannoso che si lega ai globuli rossi e, a distanza di circa un quarto d’ora, il tecnezio.

Proprio quest’ultima sostanza radioattiva permette di visualizzare il sangue presente nel cuore, in quanto l’agente stannoso agisce da collante tra il tecnezio e i globuli rossi.

Prima di iniziare l’esame vero e proprio, inoltre, è necessario posizionare sul petto del paziente degli elettrodi, dato che la misurazione del volume di sangue contenuto nel cuore richiede la sincronizzazione dell’apparecchiatura scintigrafica con i segnali provenienti da un elettrocardiogramma. Solo a questo punto è possibile procedere con l’esame vero e proprio, posizionando il paziente sul lettino della gamma camera e avviando la scansione delle immagini.

L’angiocardioscintigrafia, che in media dura tra i 45 e i 60 minuti, non è dolorosa né pericolosa. La quantità di radioattività iniettata è paragonabile a quella di una Tac, e le sostanze utilizzate non sono tossiche e non provocano generalmente effetti secondari, al netto di manifestazioni allergiche del tutto eccezionali.

A cosa serve 

L’esame permette di analizzare la variazioni di volume e forma delle cavità cardiache, fornendo, di conseguenza, importanti parametri qualitativi e quantitativi e indicazioni sulle modalità di contrazione del muscolo cardiaco.

Come prepararsi 

Non sono previste norme di preparazione particolari, ma è necessario portare all’appuntamento tutta la documentazione medica. Le donne in età fertile devono avvertire tempestivamente prima dell’esecuzione dell’esame di un eventuale, sicuro o dubbio, stato di gravidanza.

Inoltre è bene consultare il medico per valutare la sospensione di eventuali terapie tiroidee.

Dopo l'esame 

Al termine della scintigrafia il paziente può riprendere le normali attività della vita quotidiana. Dopo l’esame è importante assumere liquidi in abbondanza in modo da facilitare l’eliminazione del radiofarmaco. Per motivi di prudenza è consigliabile non sostare a lungo nei luoghi pubblici ed evitare fino al giorno successivo la vicinanza con donne e bambini.

Inoltre nelle 30 ore successive alla somministrazione del tracciante è consigliabile l’interruzione dell’allattamento.