Litotrissia extracorporea (ESWL)

Cos’è 

La litotrissia extracorporea a onde d’urto (ESWL) è una procedura non invasiva impiegata per il trattamento della calcolosi renale. Si avvale dell’utilizzo del litotritore, un’apposita apparecchiatura che genera onde d’urto capaci di frammentare i calcoli. Una volta che sono rotti in piccoli pezzi, questi sassolini vengono poi espulsi attraverso l’urina.

La procedura è molto semplice e in genere viene ben tollerata, tanto da non richiedere alcuna sedazione. Il paziente viene fatto sdraiare appoggiando il fianco su un cuscino pieno d’acqua. Il trattamento può durare dai 30 ai 60 minuti, ma non sempre è sufficiente una seduta per frammentare completamente i sassolini.

In alcuni casi, infatti, sono necessarie più litotrissie extracorporee per risolvere definitivamente il problema

A cosa serve 

Come anticipato , l’ESWL è indicata come terapia per la litiasi renale. Si tratta di una procedura di gran lunga meno invasiva rispetto all’intervento chirurgico in quanto non prevede alcuna incisione, ma può essere eseguita solo quando i calcoli sono di piccole dimensioni (inferiori ai 2 centimetri) e quando sono localizzati nel rene e nell’uretere.

Come prepararsi 

In preparazione alla litotrissia extracorporea è necessario eseguire alcuni esami di approfondimento. In particolare, i medici prescrivono di solito le analisi del sangue e delle urine, oltre ad un elettrocardiogramma, ad un’ecografia dei reni e ad una radiografia dell’addome.

Nelle 48 ore precedenti il trattamento, inoltre, è bene assumere lassativo e seguire una dieta priva di scorie. Il paziente deve anche comunicare l’eventuale assunzione di terapie a base di farmaci antiaggreganti o anticoagulanti.

Il giorno dell’appuntamento, infine, bisogna presentarsi a digiuno completo da almeno 8 ore, oltre ad osservare un’astensione dal fumo per almeno 6 ore.

Dopo il trattamento 

la litotrissia extracorporea è una procedura ambulatoriale: questo significa che, una volta completato il trattamento, il paziente può lasciare il Policlinico con il consenso dei medici e riprendere le normali attività della vita quotidiana.

Nelle 24-48 ore successive al trattamento è possibile notare tracce di sangue nelle urine e avvertire dolore al momento della minzione. Tali fenomeno in genere sono dovuti all’espulsione dei frammenti di calcolo. Tuttavia è bene recarsi da un medico qualora tali sintomi dovessero perdurare oltre questo lasso di tempo.