Scintigrafia epato-biliare

In cosa consiste 

La scintigrafia epatica è un esame che si basa sulla iniezione di un tracciante radioattivo e sul successivo studio della sua distribuzione, condotto per mezzo di un apposito macchinario (la gamma camera).

Il tracciante viene somministrato per via endovenosa contemporaneamente all’inizio dell’esame vero e proprio, che consiste nell’acquisizione di immagini del fegato, delle vie biliari e dell’intestino. Il paziente, seduto sul lettino, deve rimanere il più possibile fermo per circa un’ora in attesa che della fine delle scansioni della gamma camere.

In alcuni casi, a seconda dello scopo dell’indagine, è necessario ripetere l’acquisizione delle immagini a distanza di qualche ora (a volte anche il giorno successivo alla somministrazione). Di conseguenza, i tempi dell’esame possono essere molto variabili.

La scintigrafia epato-biliare non è dolorosa né pericolosa: la quantità di radioattività iniettata, infatti, è molto piccola e proporzionale al peso del paziente. Le sostanze utilizzare non sono tossiche e non provocano generalmente effetti secondari, salvo manifestazioni allergiche del tutto eccezionali.

A cosa serve 

Questo particolare tipo di scintigrafia permette di studiare il modo in cui la bile, dopo essere stata prodotta dal fegato, viene condotta nell’intestino attraverso le vie biliari. Il tracciante radioattivo, infatti, si concentra nel fegato per poi seguire lo stesso percorso della bile.

L’analisi permette quindi di valutare la funzionalità della cistifellea (organo deputato per l’appunto all’accumulo della bile prima del rilascio dell’intestino tenue) e di valutare la presenza di un eventuale riflusso di bile dal duodeno allo stomaco.

Come prepararsi 

Non sono previste norme di preparazione particolari, anche se un limitato digiuno può essere consigliato. Le donne in età fertile devono avvertire tempestivamente prima dell’esecuzione dell’esame di un eventuale, sicuro o dubbio, stato di gravidanza. Inoltre è bene consultare il medico per valutare la sospensione di eventuali terapie tiroidee.

È necessario portare all’appuntamento tutta la documentazione medica.

Dopo l'esame 

Al termine della scintigrafia il paziente può riprendere le normali attività della vita quotidiana. Per facilitare l’eliminazione del radiofarmaco occorre bere abbondantemente e andare spesso in bagno.

Dopo l’utilizzo del wc è opportuno far scorrere abbondantemente l’acqua e lavare le mani con particolare attenzione. Per motivi di prudenza è consigliabile non sostare a lungo nei luoghi pubblici ed evitare per 48 ore successive il contatto stretto con bambini piccoli e donne in gravidanza.

Inoltre nelle 30 ore successive alla somministrazione del tracciante è consigliabile l’interruzione dell’allattamento.