Artroprotesi d’anca

Cos’è 

Si tratta di un intervento di sostituzione completa dell’anca con due protesi, grazie alle quali è possibile ottenere un miglioramento della funzionalità articolare danneggiata da una patologia. Tali protesi sono costruite con materiali studiati per ottenere la massima tolleranza dei tessuti intorno all’impianto (solitamente con leghe metalliche, ceramiche, polietilene ad altissima densità) e possono essere fissate con o senza cemento acrilico. L’operazione, che ha inizio con un’incisione all’altezza dell’anca, avviene in anestesia locale.

A cosa serve 

Lo scopo dell’artroprotesi d’anca è quello di migliorare la deambulazione del paziente colpito da una patologia degenerativa dell’anca (come l’artrosi o l’artrite reumatoide), riducendo il dolore articolare e migliorandone i movimenti. L’intervento, in ogni caso, è indicato quando le alternative mediche al trattamento chirurgico sono giudicate inefficaci.

Come prepararsi 

In preparazione all’intervento il paziente deve eseguire, in una struttura a sua scelta, un ecodoppler delle vene e delle arterie degli arti inferiori. Eseguirà poi ambulatorialmente tutti gli altri esami pre-operatori necessari.

Dopo il trattamento 

Una volta terminato l’intervento, il paziente viene ricoverato e già a partire dal secondo giorno inizia un percorso riabilitativo. Dopo le dimissioni deve camminare con le stampelle per 25 giorni, fino al primo controllo ambulatoriale, e successivamente con una singola stampella fino a quando non sarà in grado di camminare con sicurezza (in media occorrono due mesi).
A casa, dopo le dimissioni, il paziente deve poi proseguire gli esercizi imparati durante il ricovero, soprattutto per rinforzare i muscoli, evitando le manovre eccessivamente brusche o posizioni che potrebbero facilitare la lussazione dell’artroprotesi. A partire dal secondo mese dalla data dell’intervento è utile iniziare l’uso della cyclette per brevi periodi (10 minuti al giorno circa) sospendendo l’esercizio in caso di dolore.

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