Alterazione strutturale del piede caratterizzata da un’altezza anomala dell’arcata plantare.
Il piede cavo, patologia più diffusa ma meno conosciuta del piede piatto, consiste in un eccessivo rigonfiamento dell’arcata plantare: in pratica il piede appoggia per terra solo le dita e il calcagno. Questa condizione ha delle conseguenze anche molto serie sulla postura e sui movimenti del paziente, e può provocare anche dolore, fastidio, dita ad uncino, arrossamento e comparsa di calli in alcuni punti del piede.
Le cause sono tante e anche molto diverse tra loro. Il piede cavo può infatti avere un’origine congenita, ossia essere presente nel bimbo sin dalla nascita a causa di una malformazione, oppure idiopatica (non collegabile a una causa specifica).
Allo stesso tempo, tuttavia, questa condizione può emergere come complicanza di un lungo elenco di patologie neuromuscolari, traumatiche, vascolari e reumatiche. Proprio per questo motivo il piede cavo deve rappresentare un campanello d’allarme sulla salute generale del paziente.
La diagnosi ha inizio con un esame obiettivo di entrambi gli arti inferiori del paziente e con l’analisi della sua storia clinica. I medici possono poi prescrivere radiografie, risonanza magnetiche e Tac in modo da studiare nel dettaglio la conformazione dei piedi.
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