Reimpianto di artroprotesi di ginocchio

Cos’è 

Questo intervento consiste nella sostituzione di una o più componenti delle protesi del ginocchio precedentemente impiantate. Tale sostituzione si può rendere necessaria a causa dell’usura o di una rotture delle protesi, e viene solitamente eseguita in anestesia locale.
L’ancoraggio delle nuove componenti può essere ottenuto sia con un cemento acrilico sia con tecniche senza cemento, e queste ultime vengono in genere preferite (ad eccezione di casi particolari e/o di pazienti molto anziani). La scelta, comunque, ricade sullo staff chirurgico, che nel prendere una decisione valuta l’età del paziente e le condizioni del suo scheletro.

A cosa serve 

Il reimpianto di artroprotesi di ginocchio ha lo scopo di ottenere la scomparsa o l’attenuazione della sintomatologia dolorosa e, per quanto possibile, il miglioramento della funzione motoria. L’utilizzo di innesti ossei si può rendere necessario qualora vi siano dei difetti da colmare nella tibia o nel femore.

Come prepararsi 

Prima dell’intervento il paziente deve prenotare, in una struttura a sua scelta, un ecodoppler delle vene e delle arterie degli arti inferiori. In alcuni casi, poi, i medici prescrivono anche indagini scintigrafiche, angioTac con mezzo di contrasto e arteriografie.

Dopo il trattamento 

Una volta terminato l’intervento, il paziente viene ricoverato. Dopo un primo periodo di riposo assoluto a letto, inizierà la riabilitazione presso un reparto di fisioterapia. Quando sarà in grado di camminare correttamente con le stampelle e di fare le scale sarà quindi dimesso.
Anche una volta giunto a casa, comunque, il paziente dovrà proseguire gli esercizi di rinforzo muscolare, senza forzare eccessivamente i movimenti. Nei primi due mesi dopo l’intervento, poi, è bene non assumere delle posizioni che potrebbero facilitare la lussazione dell’artroprotesi.

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