L'ospedale multiculturale

Uno degli obiettivi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna è la rimozione delle barriere linguistiche e culturali, in modo da consentire a tutti i cittadini che ne hanno necessità di usufruire dei servizi erogati. Con quest’obiettivo è attivo, all’interno del Policlinico, un servizio di mediazione culturale e interpretariato.

L’esigenza nasce dal continuo aumento dell’utenza straniera e dalla varietà dei paesi di provenienza. Tale scenario ha portato ad una maggiore richiesta, da parte dei professionisti sanitari, di operatori specializzati in grado non solo di favorire la comprensione della lingua, ma anche di aiutare a comprendere culture diverse.

È in questo contesto che si inserisce il progetto che il Policlinico ha avviato da alcuni anni con l’Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL) di Bologna per la riorganizzazione complessiva dei servizi di interpretariato e di mediazione linguistico-culturale, la cui gestione aziendale è attribuita all’Ufficio Relazioni con il Pubblico e Rapporto con le Associazioni di Volontariato. Grazie a tale progetto i professionisti sanitari e gli utenti non in grado di esprimersi e comprendere la lingua italiana possono essere assistiti da professionisti specializzati nella mediazione e nella traduzione.

Gli interventi di mediazione linguistico-culturale possono essere di tre tipi: a chiamata programmata, a chiamata urgente e da postazione fissa. Nel corso del 2021 sono stati effettuati complessivamente 1059 interventi di mediazione. La lingua per la quale sono state richieste il maggior numero di mediazioni è stata l'Arabo, con nr. 225 prestazioni. A seguire troviamo l’Urdu con 200 interventi ed il bengalese con nr. 156 prestazioni. Nel complesso sono stati richiesti interventi in 27 differenti lingue; tale dato include anche gli interventi in Lingua dei Segni Italiana (LIS).
Gli interventi di interpretariato vengono invece eseguiti esclusivamente per via telefonica. Nel 2021 sono state effettuate nr. 548 chiamate.