Con il termine "ipovisione" si indica un calo della vista, condizione generica che può essere causata da più fattori.
L’ipovisione comporta una riduzione permanente della capacità visiva che, a differenza di altri problemi alla vista (ipermetropia, miopia, ecc..), non può essere risolta con l’utilizzo dei normali occhiali o delle lenti a contatto. L’ipovedente è infatti una persona che ha una capacità visiva molto ridotta rispetto al normale (in alcuni casi anche inferiore a 1/10), un’anomalia che può riguardare una generale riduzione dell’acuità visiva o concentrarsi sulla perdita di visione centrale, periferica o laterale.
A volte per risolvere o alleviare il problema si può ricorrere a strumenti specifici, come lenti di ingrandimento o con speciali filtri, mentre in altri casi è necessario intervenire chirurgicamente.
Il calo della vista può dipendere dal danneggiamento di diverse strutture oculari, come la retina, la cornea o il nervo ottico. Pertanto l’ipovisione può essere generata da una molteplicità di fattori diversi: la vista, infatti, può calare drasticamente a seguito di traumi o lesioni, così come essere legata ad una lunga serie di malattie (tra le altre troviamo il glaucoma, la cataratta, l’astigmatismo e la miopia, ma anche ictus, rosolia e ulcere corneali).
Se la riduzione della vista è repentina e molto grave è importante rivolgersi immediatamente ad un medico o ad un pronto soccorso.