La psoriasi non è solo una malattia della pelle. Un coinvolgimento delle unghie si verifica in oltre il 78% dei pazienti con psoriasi ed è presente soprattutto nei pazienti affetti da psoriasi artropatica, tanto che recentemente la psoriasi ungueale è stata inserita tra i segni diagnostici di coinvolgimento articolare nella psoriasi. In circa l’1-5% dei pazienti, la psoriasi ha un esclusivo interessamento delle unghie. Nella psoriasi ungueale sono generalmente coinvolte più unghie e più frequentemente quelle delle mani. A livello dei piedi le alterazioni sono purtroppo molto aspecifiche.
Il paziente tipico è adulto. Il decorso è cronico.
La psoriasi può interessare un’unghia o le può colpire tutte, con un’estrema variabilità dei sintomi, che dipendono da quale porzione dell’apparato ungueale è colpita dalla malattia. La severità dei segni varia spesso da unghia a unghia. Vi sono sintomi specifici e non, tra questi piccole depressioni cupoliformi (pitting irregolare) sulla superficie della lamina ungueale, ben visibili, profondi e irregolari; rare a livello dei piedi; chiazze a macchia d’olio (chiazze salmone) del letto ungueale, visibili per trasparenza attraverso la lamina come aree di colorito giallastro o rosa salmone; onicolisi, cioè distacco della lamina dal letto dell’unghia, circondata da un orletto eritematoso.
Altre manifestazioni, non diagnostiche, sono ispessimento dell’unghia e piccole emorragie, che compaiono come segni rossi sulle unghie.
La localizzazione della psoriasi a livello dei diversi componenti dell’apparato ungueale induce manifestazioni infiammatorie e un’alterata proliferazione e maturazione cellulare, che sono responsabili dei sintomi ungueali.
La dermatoscopia (onicoscopia) evidenzia l’onicolisi con orletto eritematoso, il pitting, e l’aumento di capillari nell’iponichio, che appaiono dilatati con aspetto a spirale.
Grazie a questa tecnica non invasiva è possibile, unitamente alla valutazione clinica, porre diagnosi di psoriasi. Nei casi dubbi si può effettuare una biopsia ungueale.
E’ importante evitare i traumi che fungono da fattore “trigger”, ad esempio manicure o pedicure troppo aggressivi, indossare scarpe strette. Le unghie devono essere tenute tagliate corte.
La scelta della terapia dipende da molti fattori: coinvolgimento delle sole unghie, della cute, delle articolazioni, severità del quadro clinico.
Tra le terapie più efficaci vi sono Metotrexate, Acitretina, Ciclosporina, e iniezioni intralesionali di steroidi.
Cure topiche possono essere efficaci solo sul letto ungueale esposto dopo che la lamina onicolitica è stata tagliata: si possono usare le associazioni di derivati della Vitamina D3 e cortisone, retinoidi per uso locale, urea.