L’acne è una malattia infiammatoria del follicolo pilo-sebaceo con tendenza cronico-recidivante.
La malattia si presenta tipicamente al volto e al terzo superiore del tronco, con lesioni infiammatorie, caratterizzate da papule e pustole (acne papulo-pustolosa), talvolta confluenti in noduli e placche, con formazione di ascessi (acne nodulo-cistica e acne conglobata); sono presenti anche lesioni non infiammatorie, denominate comedoni (detti anche punti neri).
L’acne è una malattia tipica degli adolescenti, tra i 12 e i 24 anni; esistono forme di acne tardiva (oltre i 25 anni) e acne resistente (presenza di acne persistente dopo l’adolescenza).
Le cause sono ancora sconosciute, anche se è noto esista una predisposizione genetica (oltre il 95% di famigliarità) e un’alterazione ormonale in alcuni pazienti di sesso femminile (ovaio policistico); è inoltre nota, in altri casi, la correlazione con l’utilizzo di alcuni farmaci, cosmetici e fattori ambientali.
La diagnosi è esclusivamente clinica.
La terapia dell’acne è correlata alle caratteristiche cliniche: ad esempio, le forme lievi/moderate sono trattate prevalentemente con farmaci topici che tendono a inibire l’ipercheratinizzazione (formazione del comedone) e l’iperseborrea (eccessiva produzione di sebo); tra questi farmaci si ricordano i retinoidi topici (adapalene e tretinoina). Nelle forme più severe, o con presenza di pustole e infiammazione, si associano topici che contengano antibiotici o antibatterici (benzoilperossido e clindamicina). La terapia sistemica si utilizza nelle forme croniche/recidivanti o di acne severa (acne nodulo-cistica e acne conglobata): inizialmente si prescrivono gli antibiotici orali (minociclina, doxiciclina, limeciclina, macrolidi); in caso di insuccesso, si prescrivono i retinoidi sistemici (isotretinoina). Nel sesso femminile, in caso di presenza di iperandrogenismo (alterazioni ormonali) o terapia sistemica con isotretinoina, è utile associare la pillola estroprogestinica.