La TAME (microembolizzazione delle arterie) è un intervento mini-invasivo pensato per aiutare chi soffre di dolore cronico alle articolazioni, come nel caso dell’artrosi. Questa tecnica prevede infatti di arrestare temporaneamente il flusso sanguigno nella zona indolenzita, riducendo di conseguenza l’infiammazione articolare.
Può rappresentare una valida opzione terapeutica per pazienti che hanno già provato trattamenti farmacologici o fisioterapici senza ottenere benefici duraturi o in alternativa ad un intervento chirurgico tradizionale. Potenzialmente può essere impiegata per la gestione del dolore di diverse articolazioni, ma presso il Policlinico di Sant’Orsola al momento viene eseguita solo per il trattamento dell’artrosi del ginocchio. In ogni caso, è bene precisare che la TAME rappresenta soltanto una delle diverse terapie potenzialmente impiegabili per la gestione del dolore alle articolazioni, e non è necessariamente indicata per tutti i pazienti che soffrono questo sintomo (per approfondire, leggi il paragrafo “A cosa serve”). È compito degli specialisti ortopedici stabilire quando la terapia è appropriata).
Il trattamento viene eseguito in anestesia locale in regime di ricovero breve (in genere, dopo una sola notte di osservazione, il paziente viene dimesso a distanza di 24 ore). La procedura in media richiede da una a due ore per essere completata, a seconda della complessità del caso.
La TAME rientra tra le tecniche della radiologia interventistica, una branca della medicina che utilizza dispositivi molto sottili (in questo caso, piccoli cateteri) guidati all’interno del corpo tramite immagini in tempo reale (come radiografie, ecografie o TAC). In questo modo i medici possono raggiungere con estrema precisione i vasi sanguigni coinvolti nel processo infiammatorio, senza necessità di intervenire con procedure più invasive.
In cosa consiste
Durante la procedura, un catetere (un tubicino flessibile) molto sottile viene inserito in un’arteria. Il punto d’ingresso varia in base al distretto corporeo da trattare: nella maggior parte dei casi si trova a livello dell’inguine, dove passa l’arteria femorale (il principale vaso sanguigno della gamba), oppure in alternativa a livello del polso, dove passa l’arteria radiale (uno dei due principali vasi dell’avambraccio).
Attraverso le immagini ottenute in tempo reale tramite radiografia, il catetere viene guidato attraverso il sistema circolatorio fino a raggiunge i piccoli vasi sanguigni che nutrono l’articolazione infiammata. In questi vasi viene quindi effettuata una microembolizzazione selettiva: mediante il catetere si procede, cioè, all’iniezione di una speciale sostanza composta da microparticelle biocompatibili. Tale sostanza ha lo scopo di bloccare parzialmente e temporaneamente il flusso in quei piccoli vasi che alimentano il processo infiammatorio e viene riassorbita fisiologicamente dall’organismo in breve tempo, senza provocare danni.
Quando la procedura è mirata al ginocchio (come nel caso dell’artrosi), prende il nome di GAE (acronimo di Genicular Artery Embolization) poiché interessa le arterie genicolate, cioè i piccoli vasi sanguigni che irrorano l’articolazione del ginocchio.
La TAME è indicata per il trattamento del dolore cronico causato da patologie degenerative infiammatorie delle articolazioni, in particolare l’artrosi. Si tratta di una tecnica sicura, efficace e facilmente sopportabile, che presenta diversi vantaggi a partire dalla sua mini-invasività: l’intervento, infatti, non prevede incisioni chirurgiche e comporta un trauma minimo per i tessuti, consentendo quindi un recupero rapido e poco doloroso.
Per chi è indicata
La TAME non è indicata per tutti i pazienti con artrosi, ma rappresenta una valida opzione in casi selezionati, come ad esempio:
• pazienti anziani o fragili non adatti a interventi chirurgici
• pazienti che hanno già una protesi ma continuano a sentire dolore,
• pazienti in attesa di intervento chirurgico con dolore resistente alle terapie conservative (farmaci, fisioterapia, infiltrazioni).
Prima di poter eseguire il trattamento, il paziente viene valutato da un ortopedico che può prescrivere accertamenti diagnostici come la radiografia e la risonanza magnetica, utili per analizzare in dettaglio lo stato dell’articolazione da trattare. Questi risultati vengono poi discussi all’interno di un’équipe multidisciplinare composta da più specialisti, che lavorano insieme per capire se la TAME sia davvero indicata per quel singolo caso.
L’idoneità al trattamento non è automatica: anche se il paziente presenta alcune condizioni che potrebbero renderlo un buon candidato (come dolore persistente o impossibilità a sottoporsi a un intervento chirurgico), la decisione finale viene sempre presa dal team di professionisti dopo un’attenta valutazione clinica personalizzata.
Nei giorni precedenti alla procedura, è importante che il paziente informi il medico su eventuali allergie a farmaci, uso di farmaci anticoagulanti e patologie vascolari note.
È necessario presentarsi all'appuntamento a digiuno dalla mezzanotte del giorno precedente.
In genere il paziente viene dimesso entro 24 ore dall’intervento, dopo una notte di osservazione.
Nelle 24–48 ore successive al trattamento è possibile avvertire lievi dolori o fastidi localizzati al ginocchio, facilmente controllabili con analgesici comuni.
Il recupero è rapido: la maggior parte dei pazienti riprende le normali attività quotidiane in pochi giorni, seguendo le indicazioni personalizzate del medico.
Il sollievo dal dolore inizia in genere entro due settimane dall’intervento. La durata del beneficio è variabile: da alcuni mesi fino a circa un anno, a seconda del singolo caso e dell’evoluzione della patologia. Il trattamento può essere ripetuto, ma non prima di 4 mesi e solo se lo specialista lo ritiene necessario.