Condizione caratterizzata da un accumulo patologico ed eccessivo di grasso corporeo. Costituisce un’importante fattore di rischio per l’insorgere di gravi patologie (diabete, tumori, malattie cardiovascolari).
Per stabilire se una persona è o meno obesa si ricorre all’indice di massa corporea, che misura il rapporto tra il peso e l’altezza di un individuo: quando è pari o superiore a 30 si può iniziare a parlare di obesità.
L’accumulo patologico ed eccessivo di grasso incide in maniera importante sulla vita di tutti i giorni: le persone affette da obesità lamentano spesso sudorazione eccessiva, affanno, difficoltà di movimento, disturbi del sonno, aterosclerosi precoce. La lista dei sintomi, in ogni caso, è lunghissima, e comprende tra gli altri anche gonfiore alle gambe e alle caviglie, dolori al ginocchio, alla schiena, al petto e all’anca, ipertensione e iperglicemia, problemi al normale ciclo mestruale e depressione.
L’obesità costituisce anche un importante fattore di rischio per lo sviluppo di gravi patologie, come il diabete, alcuni tumori e malattie cardiovascolari e la cirrosi epatica.
Di solito l’accumulo eccessivo di grasso è dovuto ad uno squilibrio tra le calorie ingerite e quelle consumate. Di conseguenza, le principali cause di obesità vanno individuate in uno stile di vita troppo sedentario o in un’alimentazione scorretta.
Anche la qualità e la quantità di sonno possono incidere sullo sviluppo di questa condizione: dormire poche ore per notte può infatti generare squilibri ormonali e stimolare l’appetito, e lo stesso effetto può essere indotto da alcuni farmaci (antidepressivi, antipsicotici, antiepilettici, corticosteroidi e così via).
Infine, in alcuni casi l’obesità è favorita da particolari condizioni genetiche, da disfunzioni ormonali o da altre malattie, come la sindrome dell’ovaio policistico o l’artrite.
L’indice di massa corporea non è l’unico elemento da prendere in considerazione per stabilire se una persone è o meno affetta da obesità. Non distinguendo tra massa grassa e massa magra (e quindi prendendo in considerazione solo il peso), tale indice potrebbe restituire un valore superiore a 30 anche per una persona particolarmente muscolosa. La condizione di obesità va quindi valutata alla luce della dieta alimentare e delle abitudini del paziente, prendendo in considerazione tutti i sintomi.
Considerando tutte le gravi complicazioni che sono legate a questa malattia, è molto importante diagnosticarla e trattarla per tempo.
Per dimagrire è bene sulle abitudini di vita, adottando una dieta salutare e svolgendo attività fisica regolarmente. Perdere peso può essere tuttavia molto difficile, e per questo è consigliabile rivolgersi a uno specialista.
Presso il Policlinico Sant’Orsola è attivo un ambulatorio dietologico di primo accesso e di controllo. I medici possono seguire il paziente includendolo eventualmente in uno dei percorsi dedicati (Grande Obesità).