Crioconservazione di tessuto ovarico

Cos’è 

La crioconservazione di tessuto ovarico offre importanti prospettive per preservare la funzione endocrina dell’ovaio (produzione di ormoni) e la funzione riproduttiva (produzione di ovociti) di bambine e giovani donne affette da patologie oncologiche che devono sottoporsi a chemioterapia e/o radioterapia.

La crioconservazione di tessuto ovarico consente di recuperare un elevato numero di follicoli (che contengono ovociti).

Vantaggi:

  • può essere effettuata in qualsiasi momento del ciclo mestruale, evitando ritardi nell'inizio delle terapie;
  • risulta particolarmente indicata nelle pazienti affette da tumori ormono-sensibili e nelle pazienti prepuberi in cui non è possibile eseguire altra procedura per preservare la funzione ovarica

Il tessuto ovarico, di una o di entrambe le ovaie, viene prelevato mediante biopsia per via laparoscopica, prima dell'inizio delle terapie antitumorali e viene crioconservato in azoto liquido. Alla remissione della malattia, il tessuto ovarico viene scongelato e può essere reimpiantato nella paziente, sull’ovaio, dove è stato effettuato il prelievo (reimpianto ortotopico), permettendo il ripristino della funzione ormonale/riproduttiva, la ripresa del ciclo mestruale e il concepimento naturale oppure può essere reimpiantato in siti molto vascolarizzati, come il sottocute dell'addome (reimpianto eterotopico), permettendo il ripristino della funzione ormonale ovarica. Entrambe le modalità di reimpianto consentono l'induzione della pubertà nelle bambine.
La percentuale di ripresa della funzionalità ovarica dopo reimpianto ortotopico ed eterotopico è del 90-100% e la percentuale di bambini nati nel mondo è intorno al 40%.

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