L’isteroscopia è una tecnica endoscopica che permette di visualizzare le pareti interne dell’utero. Per quanto riguarda l’isteroscopia diagnostica, in particolare, si tratta di un esame mini-invasivo che prevede l’introduzione per via vaginale di un apposito strumento munito di telecamera (l’isteroscopio).
Una volta raggiunto l’utero, tale dispositivo (dalla forma sottile e allungata, simile a un piccolo tubicino) rilascia anidride carbonica o soluzione fisiologica per distendere le pareti dell’organo.
Questo passaggio, necessario per osservare meglio le condizioni dell’utero, può provocare crampi lievi (simili a quelli avvertiti durante il ciclo mestruale), ma in genere l’esame non è particolarmente doloroso. In totale, l’isteroscopia diagnostica richiede dai 10 ai 15 minuti. In alcuni casi durante l’esame viene eseguita anche una biopsia dell’endometrio, che consiste nel prelievo di un campione di mucosa per l’esame istologico
L’isteroscopia diagnostica viene prescritta solitamente per scoprire la causa di sanguinamenti anomali o per individuare malformazioni uterine o l’eventuale presenza di polipi, fibromi o tumori dell’utero.
Non sono previste norme di preparazione particolari. Ciononostante, è bene avvisare il medico dell’eventuale assunzione di farmaci anticoagulanti.
Al termine della procedura diagnostica la paziente viene dimessa dopo un breve periodo di osservazione. Una volta uscita dal Policlinico può riprendere le normali attività della vita quotidiana.