La biopsia transrettale consiste nel prelievo di 8 o più frammenti di tessuto prostatico, che vengono poi analizzati in laboratorio con un esame istologico in modo da escludere o confermare la presenza di alterazioni.
L’esame prevede generalmente che il paziente sia sdraiato su un fianco con le ginocchia raccolte verso il petto, e viene portato a termine mediante l’utilizzo di una sonda ecografica adeguatamente lubrificata con gel, sulla quale viene fissato un supporto per l’introduzione dell’ago. Dopo aver eseguito l’anestesia locale, che può provocare una sensazione di bruciore della durata di pochi secondi, si procede all’esecuzione dei prelievi. L’esame istologico viene eseguito presso il servizio di Anatomia Patologica del Policlinico e il suo esito è consegnato al momento del ritiro del referto.
La biopsia della prostata è una procedura indispensabile per escludere o confermare la diagnosi di carcinoma prostatico.
È necessario effettuare un clistere di pulizia la sera (o 3-4 ore) prima della biopsia. Per tale procedura possono essere utilizzate le preparazioni monouso acquistabili in Farmacia (ad esempio Macrolax o Clisma Fleet). Il paziente deve inoltre digiunare nelle tre ore che precedono l’esame, oltre a bere mezzo litro d’acqua senza recarsi al bagno per urinare. È bene sospendere l’assunzione di farmaci o sostanze anticoagulanti e/o antiaggreganti ed eseguire la profilassi antibiotica secondo le disposizioni dello staff medico. Infine, è consigliabile presentarsi all’appuntamento accompagnati da una persona adulta.
Al termine dell’esame il paziente deve rimanere in osservazione per circa un’ora, in modo da escludere complicanze immediate. È inoltre consigliabile astenersi per almeno una settimana dall’attività sessuale.
Malattie correlate
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Strutture coinvolte
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