I carcinomi del temporale sono tumori maligni che si sviluppano a partire dalla pelle del condotto uditivo esterno. Crescendo tali neoplasie possono interessare la cassa del timpano, la parotide e l’articolazione temporo-mandibolare fino ad arrivare ad infiltrare, negli stadi più avanzati, le strutture intracraniche
Il sintomo iniziale è rappresentato da una sordità monolaterale (ossia dalla perdita dell’udito da un solo orecchio) più o meno associata a dolore all’orecchio. In alcuni casi può inoltre insorgere un’otite esterna con perdita di fluidi dall’orecchio, infiammazione che peraltro risulta resistente alla terapia medica. Se la massa tumorale arriva ad infiltrare la parotide e il nervo facciale, infine, si può verificare una paralisi facciale (debolezza o totale incapacità di movimento dei muscoli facciali).
La massa tumorale deriva dalla proliferazione incontrollata delle cellule che compongono la pelle del condotto uditivo. Le cause che determinano questo fenomeno, tuttavia, non sono ancora state individuate con certezza.
Oltre all’iter che viene eseguito di routine per le patologie dell’orecchio medio e interno (e che include, tra le altre cose, l’anamnesi dettagliata dei sintomi e l’esecuzione di un’otoscopia/otoendoscopia, di un esame audioimpedenzometrico e di esami clinico strumentarli cocleo-vestibolari), la diagnosi prevede il ricorso a TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) e risonanza magnetica per meglio analizzare la massa tumorale e determinarne la stadiazione
L’approccio terapeutico è di tipo chirurgico e dipende dall’estensione della neoplasia. In base allo stadio del carcinoma, inoltre, dopo l’operazione può essere necessario sottoporre il paziente a radioterapia adiuvante per migliorare il controllo del tumore.
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