Cistoscopia

In cosa consiste 

Si tratta di un esame che consente di visualizzare l’interno dell’uretra e della vescica.  Viene effettuato per mezzo del cistoscopio flessibile, un dispositivo medico molto sottile dotato di una telecamera e di una piccola torcia all’apice.

Prima di inserire tale strumento nell’uretra (il canale che porta l’urina verso l’esterno) e quindi nella vescica lo staff medico applica un gel anestetico, ricorrendo alla sedazione o all’anestesia locale o generale in caso di pazienti particolarmente ansiosi o sensibili. La procedura, infatti, può risultare anche molto fastidiosa, e in genere dura dai 10 ai 30 minuti.

Attraverso il cistoscopio lo staff medico può anche introdurre appositi strumenti per prelevare campioni di tessuto da analizzare in laboratorio e per trattare alcune patologie dell’apparato urinario (ad esempio tumori di piccole dimensioni).

A cosa serve 

La cistoscopia può avere sia uno scopo diagnostico che terapeutico. Oltre a permettere l’osservazione delle pareti di uretra e vescica, infatti, l’esame consente di effettuare biopsie e prelievi di campioni da analizzare in laboratorio. In alcuni casi, inoltre, viene anche impiegata per trattare (attraverso corrente elettrica o raggi laser) le formazioni tumorali di piccole dimensioni, distruggendole. È inoltre considerata una procedura interventistica mini invasiva ideale per la rimozione di calcoli, diverticoli e corpi estranei.

Come prepararsi 

È necessario sospendere le terapie a base di farmaci anticoagulati o antiaggreganti almeno cinque giorni prima dell’esame. Il paziente deve concordare tale interruzione con il proprio medico di base, eventualmente sostituendo tali farmaci con eparina a basso molecolare.
A scopo preventivo prima della cistoscopia possono essere somministrati antibiotici per diminuire il rischio di infezioni urinarie.

Dopo l'esame 

Una volta terminato l’esame il paziente può riprendere le normali attività della vita quotidiana.