Si tratta di una delle procedure chirurgiche più utilizzate per il trattamento della sindrome del tunnel carpale. L’operazione prevede infatti la sezione del legamento carpale (situato a livello del polso), un risultato che può essere ottenuto sia con la tecnica a cielo aperto (ossia con un’incisione di diverse centimetri che di fatto “apre” la pelle) sia in artroscopia (ovvero attraverso un’incisione di pochi centimetri). Entrambe le modalità d’intervento vengono eseguite in anestesia locale e durano all’incirca una ventina di minuti
Il taglio del legamento carpale ha lo scopo di alleviare la pressione sul nervo mediano, concedendo più spazio a questa struttura e quindi rimuovendo la causa della disfunzione. Di solito si interviene quando il paziente è affetto da sintomi di una certa gravità, tali da compromettere le normali attività quotidiane.
Il paziente deve presentarsi all’appuntamento a digiuno completo dalla sera precedente. Inoltre è consigliabile farsi accompagnare da una persona adulta.
Una volta ultimata l’operazione il paziente viene ricoverato e monitorato per alcune ore, in modo da escludere eventuali complicazioni e smaltire gli effetti dell’anestesia locale, per poi essere dimesso. A casa dovrà eseguire alcuni esercizi di riabilitazione, anche se è bene specificare che per una guarigione completa possono servire anche diversi mesi.
Malattie correlate
Non sono presenti malattie correlate
Strutture coinvolte
Non sono presenti strutture coinvolte