Direzione Assistenziale

Direttore Assistenziale: Stefano Durante

La Direzione assistenziale concorre alla definizione e perseguimento strategico della mission aziendale, garantisce il governo complessivo della funzione assistenziale, riabilitativa, tecnico-sanitaria e della prevenzione; opera in stretta sinergia con il Direttore amministrativo, il Direttore sanitario e con il Direttore delle attività sociosanitarie, in attuazione delle direttive del Direttore generale.

Il Direttore assistenziale:

  • è componente della Direzione strategica, partecipa alla definizione delle policy aziendali, con particolare riferimento alla valorizzazione e allo sviluppo del personale delle professioni sanitarie e del restante personale specificamente afferente alla Direzione stessa;
  • partecipa al processo di pianificazione strategica, nella ricerca degli assetti organizzativi più adeguati a dare risposta alla evoluzione dei bisogni della popolazione, anche attraverso l’individuazione di modelli organizzativi innovativi;
  • agisce in coerenza con le strategie complessive aziendali, secondo una logica di forte integrazione professionale e flessibilità organizzativa, con la creazione di sinergie e relazioni tese alla garanzia ed ottimizzazione dei percorsi diagnostici terapeutici ed assistenziali per la parte di specifica competenza professionale;
  • promuove l’adozione di processi integrati di assistenza, volti al miglioramento della qualità dei servizi, alla garanzia della continuità assistenziale, alla appropriatezza dei percorsi, alla collaborazione interdisciplinare e al lavoro di equipe, alle politiche di governo dei costi e di gestione ottimale delle risorse a disposizione;
  • è componente del Collegio di Direzione;
  • promuove lo sviluppo delle competenze professionali assistenziali, tecnico sanitarie, della riabilitazione e della prevenzione e partecipa alle attività di ricerca per lo sviluppo, revisione e miglioramento della pratica clinico-assistenziale, in sinergia con gli indirizzi aziendali di governo clinico.

Di seguito l'organigramma e la descrizione delle strutture afferenti alla Direzione Assistenziale.

SSD Coordinamento staff, programmazione operativa e progettualità strategiche dell’area assistenziale

Questa SSD ha il compito di supportare il Direttore Assistenziale nel coordinamento e nel monitoraggio delle progettualità strategiche e nelle attività di programmazione complessiva che interessano la direzione assistenziale.

La struttura è divisa in aree con specifici obiettivi:

Area governo e valorizzazione risorse umane:

  • conduce analisi sui modelli organizzativi delle unità operative, valutando i fabbisogni di personale in termini di ottimizzazione delle risorse e di specializzazione delle stesse anchein relazione alle progettualità strategiche definite dalla direzione aziendale;
  • propone modelli innovativi di assistenza e supporto che possono prevedere modificazioni nello skill mix presente nei differenti setting, anche attraverso condivisione di competenze e conoscenze tra le equipe professionali;
  • valorizza gli specifici curriculum formativi, le soft e hard skills e le aspettative professionali del personale afferente con l’obiettivo di ridurre il turnover e contribuire a sviluppare il senso di appartenenza all’organizzazione;
  • si interfaccia con le UO SUMAGP e SUMAEP per la programmazione dei concorsi e delle assunzioni in relazione al turnover previsto del personale e ad altre specifiche necessità della Direzione.

Area performance e sistema qualità:
effettua valutazioni sugli outcome dell’assistenza erogata specifici per professione sanitaria e/o di supporto, o aggregati per setting assistenziale, e valuta l’effettivo mantenimento degli standard di qualità e standard assistenziali previsti, anche in relazione agli indicatori presenti in letteratura scientifica e/o proposti dalla Direzione Strategica.

Area sistema premiante e responsabilità professionale:

  • in raccordo con la UOC “Supporto alla pianificazione strategica, sviluppo organizzativo e formazione” cura il percorso di valutazione del personale afferente (valutazione del periodo di prova, valutazione annuale, valutazione di fine incarico), al fine di garantire uniformità e congruenza tra tutto il personale dipendente;
  • supporta il Direttore Assistenziale nella mappatura degli incarichi organizzativi e professionali esistenti e nell’individuazione di nuove aree di sviluppo che richiedano ruoli di responsabilità.

Area supporto giuridico/amministrativo:
si fa carico degli aspetti amministrativi e giuridici del personale afferente alla direzione, interfacciandosi con i servizi unici metropolitani e con lo sportello qualificato aziendale. Coordina l’attività di segreteria di Direzione assistenziale.

SSD Sviluppo Professionale Implementazione Ricerca

Concorre con Università di Bologna alla strutturazione di percorsi di formazione di base ed avanzata per le professioni sanitarie e di supporto, utilizzando i risultati della ricerca primaria e secondaria per promuovere l’implementazione delle buone pratiche nell’attività clinica quotidiana dei professionisti sanitari. Si fa promotrice della ricerca clinica-traslazionale ed organizzativa condotta all’interno del Policlinico per le aree di pertinenza, in raccordo con la Direzione scientifica a cui la SSD afferisce funzionalmente, individuando specifiche aree di interesse strategico e promuovendo l’integrazione della stessa con altre categorie professionali non afferenti alla Direzione Assistenziale.

La struttura si divide in aree con specifici obiettivi.

Area implementazione ricerca delle Professioni Sanitarie:

  • cura lo sviluppo professionale e l’implementazione della ricerca agito dai professionisti sanitari che erogano assistenza, riabilitazione o con funzioni tecniche;
  • pianifica le attività di ricerca primaria, secondaria e traslazionale in raccordo con la Direzione Scientifica, con l’obiettivo di individuare gli indicatori di performance più idonei rispetto alla letteratura scientifica esistente ed eventuali nuovi indicatori utilizzabili negli specifici contesti;
  • in collaborazione con la SS Formazione aziendale e con l’area “formazione avanzata”, si fa promotrice di proposte operative per lo sviluppo ed il mantenimento delle competenze della componente assistenziale, con l’obiettivo finale di produrre un empowerment dei professionisti.

Area formazione universitaria di I livello:

  • coordina, in collegamento con Unibo, le attività dei corsi di laurea triennale che hanno sede all’interno del Policlinico, gestendo le risorse assegnate e creando sinergie con le strutture sedi di tirocinio per creare collegamenti diretti tra le esperienze formative e la pratica clinica;
  • concorre alla definizione dei requisiti per i bandi di reclutamento del personale docente a contratto.

Area formazione avanzata e universitaria di II livello:

  • promuove nuovi percorsi di formazione avanzata in linea con quanto previsto dal CCNL rispetto alla figura di “esperto”, sia per le professioni sanitarie, sia per quelle di supporto;
  • progetta e coordina l’attivazione di percorsi di master di I e II livello, di laurea magistrale e specialistica e alta formazione universitaria in relazione alle linee di sviluppo proposte dalla direzione strategica.

UOC Governo dell’alta complessità assistenziale

In questa struttura insistono le aree che vedono le competenze dei professionisti intersecarsi maggiormente con alti livelli di tecnologia, quali ad esempio la chirurgia robotica ed i trattamenti interventistici miniinvasivi; a queste peculiarità si è affiancata una cresciuta attività trapiantologica di organo solido che richiede necessariamente una forte integrazione multidisciplinare e multiprofessionale, a partire dalla selezione del paziente per arrivare alla gestione della cronicità post-trapianto, passando per il trapianto vero e proprio.

A supporto di tale attività, e più in generale a disposizione del policlinico e dell’area metropolitana per il trattamento del paziente critico, sono presenti differenti terapie intensive e aree di alta intensità di cura ed assistenza con specifiche vocazioni, che consentono di effettuare trattamenti ed interventi iperspecialistici garantendo i più alti livelli di sicurezza al paziente e agli operatori.

Superata la fase critica/intensiva, il paziente prosegue il suo iter terapeutico nei reparti di degenza, che necessariamente devono essere strettamente interconnessi nel percorso di cura per garantire uniformità di trattamento e continuità del percorso assistenziale.

Questo rende indispensabile creare una struttura che sviluppi ed integri verticalmente le competenze dei professionisti, che concorra alla valutazione delle tecnologie a disposizione per gli aspetti di competenza, al fine di garantire una sempre maggiore efficacia degli interventi assistenziali e che si raccordi orizzontalmente con le altre strutture responsabili dell’assistenza ai pazienti nel prosieguo dei percorsi di cura.

In conclusione, la struttura si caratterizza per la presenza al suo interno di linee assistenziali ad alta competenza specialistica per la gestione di tutti quei processi ad alta complessità ed impegno di risorse che caratterizzano l’attività di II e III livello del Policlinico e deve pertanto garantire che gli operatori afferenti possiedano, oltre a competenze relazionali adeguate ai setting di riferimento, alti livelli di competenze specialistiche e tecnico-professionali trasversali alle aree omogenee (sale operatorie, terapie intensive, ecc…) ispirate alle più recenti evidenze scientifiche.

La UOC ha pertanto il compito di:

  • mantenere standard assistenziali allineati con gli indicatori aziendali e regionali e basati sulle più recenti evidenze scientifiche;
  • garantire efficacia ed efficienza rispetto all’allocazione e all’impiego del personale e valutare possibili riorganizzazioni volte ad ottimizzare le risorse umane e strumentali disponibili;
  • valutare e ridefinire le dotazioni degli staff assistenziali in relazione alla complessità e alle esigenze assistenziali dei pazienti in carico;
  • uniformare i livelli di competenze professionali tra le aree omogenee, al fine di creare pool di professionisti altamente qualificati rispetto ai fabbisogni assistenziali dei pazienti in carico;
  • favorire il benchmarking tra aziende sanitarie di alta specializzazione e IRCCS al fine di condividere pratiche assistenziali virtuose e best practices;
  • standardizzare il passaggio di consegne assistenziali tra piattaforme e setting ad alta intensità e tra questi e reparti ordinari, al fine di innalzare i livelli di sicurezza del paziente ed ottimizzare l’utilizzo di presidi e materiali.

Le macroaree individuate al suo interno sono:

  • Area cardio-toraco-vascolare;
  • Area chirurgica;
  • Area nefro-urologica;
  • Area piattaforme operatorie ed interventistiche;
  • Area alta intensità di cura.

UOC Governo dell’integrazione assistenziale

La UOC “Governo dell’integrazione assistenziale” fonda la sua mission rispetto al delicato momento di raccordo, che deve essere creato tra il Policlinico e la rete territoriale, nei percorsi di cura ed assistenza: questo raccordo non deve essere unicamente ristretto al momento della dimissione del paziente, ma deve rappresentare un percorso integrato fin dal momento dell’accesso o del ricovero, finalizzato a valutare nel suo complesso le necessità del paziente e del suo nucleo di supporto, che necessariamente sono più ampie delle esigenze cliniche. Questa stretta connessione dovrà caratterizzare soprattutto i casi di patologie croniche degenerative e che prevedano la necessità di palliazione della sintomatologia, sia in pazienti adulti che pediatrici, nei quali il raccordo col territorio deve mantenersi ancora più serrato al fine di evitare ogni soluzione di continuità nel percorso di presa in carico.

La struttura racchiude al suo interno macroaree con chiara vocazione ed affaccio verso il territorio e le cure di prossimità, ma ricomprende altresì centri di riferimento per la presa in carico ed il trattamento di pazienti altamente complessi con peculiari mission assistenziali che necessitano di professionalità estremamente specializzate.

La struttura rappresenta quindi l’interlocutore principale nelle progettualità che vedono il Policlinico aprirsi al territorio, al fine di permettere il trattamento del paziente nel setting più adeguato, in relazione alla patologia e alle necessità di cura e assistenza, promuovendo lo sviluppo di procedure e linee guida che permettano un trattamento coerente per tutta la presa in carico del paziente, anche una volta dimesso, riducendo così l’insorgenza di complicazioni e l’incidenza di riospedalizzazioni.

La UOC ha pertanto il compito di:

  • Aumentare il coinvolgimento del paziente ed il suo nucleo di supporto familiare nel processo di cura e nella gestione assistenziale fin dal momento del ricovero, al fine di facilitare l’educazione terapeutica e la transizione verso cure di prossimità;
  • valutare e ridefinire le dotazioni degli staff in relazione alla complessità e alle esigenze assistenziali dei pazienti in carico;
  • formalizzare percorsi di raccordo con le cure territoriali che facilitino il processo assistenziale nel setting più appropriato in relazione ai bisogni del paziente;
  • identificare momenti di confronto tra i professionisti afferenti e i loro omologhi operanti nelle cure territoriali, al fine di approfondire la conoscenza reciproca delle modalità di lavoro e della capacità ricettiva territoriale;
  • qualificare il lavoro dei professionisti all’interno dell’equipe assistenziale e di cura, al fine di sviluppare competenze specifiche/specialistiche ed aumentare la fidelizzazione dei professionisti;
  • sviluppare l’area ambulatoriale al fine di permettere la transizione di prestazioni da setting a più alta intensità di cura;
  • qualificare i percorsi di sviluppo professionale in ambito onco-ematologico, al fine di formare professionisti esperti nella presa in carico e nell’assistenza del paziente trattato presso un IRCCS a vocazione oncologica e nella gestione delle terapie innovative e ad alto costo somministrate;
  • sviluppare modelli di teleconsulenza/teleassistenza unitamente a colleghi di altre UO, del territorio o a pazienti e caregiver al domicilio per gli aspetti di competenza assistenziale.

Le macroaree individuate al suo interno sono:

  • Area medica e di pronto soccorso;
  • Area ambulatoriale;
  • Area oncologica;
  • Area donna-bambino.

UOC Governo delle professioni tecniche e riabilitative

Rappresenta la struttura di riferimento per tutti quei professionisti sanitari inquadrati con ruolo tecnico, assistenziale e riabilitativo che negli ultimi anni hanno registrato un’evoluzione normativa che li ha resi sempre più responsabili della presa in carico e della gestione, con alti gradi di autonomia, rispetto a pazienti o a fasi dell’assistenza.
La struttura garantisce un presidio efficace ed efficiente sulle tre aree precedentemente menzionate rispetto alla programmazione, l’organizzazione e la valutazione dei processi e/o percorsi assistenziali che coinvolgono il personale assegnato, impegnandosi nell'ottimale impiego delle risorse disponibili e nello sviluppo di attività di ricerca clinica ed organizzativa, specialistica e multi professionale rispetto alle aree di competenza.

La UOC ha pertanto il compito di:

  • proporre ed applicare modelli organizzativi innovativi con l’obiettivo di gestire efficacemente ed efficientemente le risorse assegnate;
  • costituire reti professionali interaziendali che favoriscano lo scambio di competenze e l’applicazione delle best practices tra i centri di alta specializzazione e le cure territoriali;
  • garantire la massimizzazione dei tempi di utilizzo delle risorse strumentali assegnate;
  • supportare la presa in carico diretta e l’educazione terapeutica dei pazienti e dei caregiver da parte dei professionisti;
  • favorire lo sviluppo di competenze tecniche innovative utili al supporto all’attività clinica e di ricerca di II e III livello caratterizzante il Policlinico e delle piattaforme di laboratorio aziendali/interaziendali.
  • Sviluppare modelli di teleconsulenza/teleassistenza a colleghi di altre UO, del territorio o a pazienti e caregiver al domicilio per gli aspetti di competenza riabilitativa, assistenziale e diagnostica.

Le macroaree individuate al suo interno sono:

  • Area diagnostica per immagini e radioterapia;
  • Area tecnica, diagnostica e assistenziale;
  • Area riabilitativa.

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