Si tratta di una malformazione cardiaca congenita che coinvolge l’aorta, l’arteria più grande e importante del corpo umano.
In presenza di tale anomalia l’aorta risulta sdoppiata, generalmente nel tratto dell’arco. Il risultato è che l’arteria va ad avvolgere “a tenaglia” l’esofago e la trachea, schiacciandoli.
I sintomi sono dovuti proprio a quest’azione di compressione e sono solitamente identificabili in rumori inspiratori, difficoltà nella deglutizione, respiro affannoso e tosse. Inoltre, a causa di una peggiorata funzione di smaltimento del muco bronchiale, i bambini possono essere soggetti a frequenti infezioni polmonari.
Il doppio arco aortico è una malformazione congenita, cioè presente sin dalla nascita e dovuta alla persistenza di due strutture embrionali, gli archi aortici di destra e di sinistra.
In genere è sufficiente eseguire una radiografia del torace. Per approfondire i medici possono ricorrere anche a ECG, ecocardiografia e ad una risonanza magnetica cardiaca.
L’unica opzione terapeutica definitiva per il doppio arco aortico è la chirurgia. Nei pazienti asintomatici, in ogni casi, non c’è urgenza di intervenire.
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