Roma - 31 Marzo 2023 - Bettoja Hotel Meditteraneo.
Responsabile scientifico Stefania Gori
Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 55.000 nuovi casi di carcinoma della mammella (oltre il 90% in fase precoce), neoplasia che rappresenta la forma tumorale più frequentemente diagnosticata nel sesso femminile. Grazie allo screening, alla diagnosi precoce e ai trattamenti adiuvanti queste donne hanno una sopravvivenza dell’87% a 5 anni dalla diagnosi. In Italia oggi vivono circa 850.000 donne che hanno avuto durante la loro vita una diagnosi di carcinoma della mammella e che hanno bisogno di un follow up personalizzato, in base allo stadio iniziale di malattia, alle caratteristiche
bio-patologiche, ai trattamenti eseguiti, all’età anagrafica, alle patologie concomitanti preesistenti o emerse nel corso degli anni. Inoltre, l’aumento delle conoscenze in ambito bio-patologico, diagnostico e terapeutico ha determinato l’identificazione di strategie terapeutiche adiuvanti differenti nei
differenti sottotipi tumorali, l’evidenziazione di rischi di ripresa differenti nei vari sottotipi tumorali e possibilità terapeutiche e risultati diversi qualora la malattia diventi metastatica.
Tutto ciò rende necessario “rivedere” le modalità con cui viene effettuato nel 2023 il follow up delle donne con carcinoma mammario. Durante questo convegno si affronteranno tali temi e verrà avviato un percorso di formazione del consenso con metodologia Estimate-Talk-Estimate (mini-Delphi), che
avrà finalizzazione (con metodologia UCLA) nell’ambito di un successivo convegno al quale saranno invitati esperti di patologia oncologica mammaria. Si inizierà inoltre ad affrontare anche alcuni aspetti organizzativi, che dovranno prevedere il coinvolgimento del Medico di Medicina Generale
e l’applicazione di tecniche di telemedicina.