L’IRCCS cerca 100 volontari sani disposti ad eseguire una breve risonanza magnetica cardiaca. Obiettivo: calibrare i parametri di riferimento per la nuova risonanza magnetica a 3 Tesla (ARRUOLAMENTO TERMINATO)
Bastano 20 minuti per dare un contributo fondamentale alla ricerca. È questa, infatti, la durata media del breve esame di risonanza magnetica cardiaca a cui verranno sottoposti i volontari arruolati dallo studio sperimentale “Valori di normalità mapping parametrico cardiaco 3T NORMAP3T”. Un test assolutamente sicuro, che non prevede l’utilizzo di alcun mezzo di contrasto né ulteriori interventi invasivi. Se nel corso dell’indagine emergeranno anomalie, il volontario potrà poi essere sottoposto ad un esame di risonanza magnetica cardiaca completo.
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I volontari devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
- Età dai 20-70 anni
- Anamnesi personale e familiare negativa per malattie cardiovascolari,
- Assenza di fattori di rischio cardiovascolare (ad esempio fumo, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, obesità) e di terapie specifiche
L’unità operativa di Radiologia diretta da Luigi Lovato intende arruolare 100 volontari, distribuiti equamente per sesso e fasce d’età. I candidati selezionati verranno invitati ad eseguire l’esame a partire da luglio presso il primo piano del Padiglione 5.
Perché è importante? La risonanza magnetica cardiaca rappresenta il punto di riferimento per l’analisi del miocardio, grazie alla sua elevata risoluzione temporale e capacità di caratterizzazione tissutale. La nuovissima risonanza magnetica a 3 tesla, da poco installata al Sant’Orsola, apre nuove opportunità per la diagnosi e la valutazione di numerose patologie cardiache grazie all’utilizzo di tecniche sempre più all’avanguardia.
Per iniziare ad utilizzare tali tecniche, però, è necessario prima impostare adeguatamente alcuni parametri fondamentali. Ed è proprio qui che entra in gioco lo studio: l’obiettivo della ricerca, infatti, è quello di stabilire i valori di normalità delle sequenze di mapping parametrico (T1 e T2 mapping) su soggetti sani, in modo da poter applicare tali sequenze nei pazienti dell’IRCSS.