Mola vescicolare

Cos'è 

La mola vescicolare – anche conosciuta come mola idatiforme – è una rara complicazione della gravidanza caratterizzata dall’anomalo sviluppo dei trofoblasti, le cellule che durante le prime fasi costituiscono le pareti dell’uovo fecondato. In oltre il 90% dei casi comporta la perdita del feto.

Come si manifesta 

Il trofoblasto è una struttura cellulare che è presente sin dall’inizio dello sviluppo embrionale e che circonda la blatocisti (ossia il futuro embrione). In condizioni normali questo tessuto ha il compito di permettere l’annidamento dell’uovo fecondato nella mucosa dell’endometrio. A partire all’incirca dall’ottavo giorno, poi, svolge anche un ruolo nutritivo nei confronti dell’embrione e inizia ad evolvere nella placenta.

In caso di mola vescicolare, tuttavia, tali cellule si sviluppano in modo anomalo. I villi coriali (prolungamenti molto vascolarizzati che costituiscono la parte embrionale della placenta) degenerano infatti in vescicole piene di liquido, impedendo il corretto scambio di risorse tra madre e figlio. Tale processo avviene tendenzialmente intorno al secondo mese di gestazione e può riguardare la placenta nella sua interezza (mola vesciolare totale) o solo una sua porzione (mola vescicolare parziale).

Nella stragrande maggioranza dei casi il feto non sopravvive a un simile processo degenerativo. Nella fase iniziale la gravidanza può apparire del tutto normale, anche se molte gestanti lamentano sintomi specifici (nausea severa, perdite di sangue vaginali di colore rosso scuro e dolore pelvico). Spesso, inoltre, l’aumento delle dimensioni dell’utero è decisamente più rapido rispetto alle tempistiche abituali, e la paziente può notare perdite di tessuto simili a grappoli d’uva.

Origine 

L’anomalia è causata da un difetto in fase di fecondazione. Nella maggior parte dei casi di mola vescicolare completa, infatti, il numero di cromosomi è normale ma tutto il materiale genetico è di origine paterna: in altre parole, mancano i cromosomi materni, mentre quelli del padre sono duplicati. Al contrario, la mola vescicolare parziale è spesso legata alla presenza di un numero eccessivo di coppie cromosomiche: l’embrione, infatti, ha 69 cromosomi invece dei normali 46.

Come si accerta 

La diagnosi della mola vescicolare viene confermata con l’esecuzione di analisi del sangue e di un’ecografia pelvica, transvaginale e addominale.

Trattamenti 

Il feto può sopravvivere solo se l’area di placenta interessata dal processo degenerativo è molto ridotta (e quindi se l’anomalia non compromette lo scambio madre-figlio). Quest’evenienza, tuttavia, si verifica molto raramente, e in genere la mola vescicolare viene diagnosticata quando la gravidanza è già stata interrotta.
In tal caso la mola vescicolare deve essere asportata completamente, solitamente mediante isterosuzione. Per evitare complicazioni, tale procedimento viene eseguito il prima possibile.

Dopo l’intervento chirurgico le condizioni di salute della paziente vengono monitorate attraverso esami del sangue e controlli ecografici. Nella maggior parte dei casi la prognosi è positiva: la maggior parte delle donne con mola vescicolare, infatti, guariscono in tempi rapidi e hanno buone probabilità di portare a compimento una nuova gravidanza.

L'elenco è puramente indicativo e non sostituisce la prescrizione medica
L'elenco include alcuni dei possibili trattamenti correlati, è indicativo e non sostituisce la prescrizione medica