Si tratta di un particolare tipo di radiografia che permette di studiare in tempo reale le condizioni e la funzionalità dell’apparato digerente. Per fare ciò si avvale di un mezzo di contrasto visibile ai raggi X, ingerito dal paziente per via orale e monitorato nel suo percorso lungo le varie porzioni del canale alimentare. A seconda del giudizio del medico radiologo vengono assunti radiogrammi in successione cronologica fino al raggiungimento delle porzioni terminali dell’intestino. Possono essere necessarie diverse ore per il completamento dell’indagine, pertanto il paziente verrà invitato a ripresentarsi periodicamente in radiologia.
L’esame ha lo scopo di evidenziare le alterazioni, morfologiche e funzionali, del canale alimentare e dei suoi diversi segmenti. Questo esame fornisce una diagnosi, spesso precoce, delle lesioni organiche (ulcere o tumori), delle stenosi e delle formazioni diverticolari. Inoltre esso consente di rilevare alterazioni della motilità dei visceri.
Il paziente deve presentarsi il giorno dell’esame a digiuno completo dalla mezzanotte. Nel corso dell’esame possono anche essere somministrati farmaci ipotonizzanti per via venosa e intramuscolare, al fine di rilassare le pareti viscerali e facilitare la riuscita dell’esame. Dato che alcuni di questi farmaci possono dare controindicazioni, il paziente deve segnalare preventivamente al radiologo tutte le patologie di cui è portatore.
Una volta terminato l’esame il paziente può riprendere le normali attività della vita quotidiana. Il mezzo di contrasto ingerito viene eliminato nei giorni successivi attraverso le feci. Per almeno 3 o 4 giorni non possono essere eseguiti altri esami radiografici e TC dell’addome, dell’apparato urinario, del rachide lombare e del bacino.
Malattie correlate
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