Si tratta di un particolare tipo di radiografia che permette di studiare in tempo reale le condizioni e la funzionalità dell’apparato digerente superiore (ossia l’esofago, lo stomaco e il duodeno).
Per fare ciò si avvale di un mezzo di contrasto visibile ai raggi X, ingerito dal paziente per via orale e costantemente monitorato nel suo percorso lungo il tubo digerente. Nel corso delle varie fasi dell’esame, l’operatore sanitario chiede al paziente di rimanere immobile e di trattenere il respiro per gli istanti necessari a fissare sulle radiografie i momenti e le immagini più significative.
L’esame non è doloroso né fastidioso, e la sua durata è molto variabile e dipende dalle condizioni e dalla collaborazione del paziente e dal tipo di apparecchio impiegato: indicativamente può variare fra i 10 e i 20 minuti.
Nella maggior parte dei casi, terminato l’esame al paziente viene chiesto di presentarsi nuovamente a distanza di qualche ora per eseguire un ulteriore radiografia dell’addome.
L’esame ha lo scopo di evidenziare le alterazioni, morfologiche e funzionali, del canale alimentare e dei suoi diversi segmenti. Questo esame fornisce una diagnosi, spesso precoce, delle lesioni organiche (ulcere o tumori), delle stenosi e delle formazioni diverticolari.
Inoltre esso consente di rilevare alterazioni della motilità dei visceri.
Il paziente deve presentarsi il giorno dell’esame a digiuno completo dalla mezzanotte. Nel corso dell’esame possono anche essere somministrati farmaci ipotonizzanti per via venosa e intramuscolare, al fine di rilassare le pareti viscerali e facilitare la riuscita dell’esame.
Dato che alcuni di questi farmaci possono dare controindicazioni, il paziente deve segnalare preventivamente al radiologo tutte le patologie di cui è portatore.
Una volta terminato l’esame il paziente può riprendere le normali attività della vita quotidiana. Il mezzo di contrasto ingerito viene eliminato nei giorni successivi attraverso le feci. Per almeno 3 o 4 giorni non possono essere eseguiti altri esami radiografici e TC dell’addome, dell’apparato urinario, del rachide lombare e del bacino.
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