La resezione intestinale complessa è un intervento chirurgico che consiste nell’asportazione di un tratto più o meno lungo dell’intestino. Può interessare sia l’intestino tenue (in questo caso si parla di ileostomia) che l’intestino crasso. L’operazione prevede il taglio e la rimozione della porzione intestinale interessata dalla patologia e il successivo ripristino della continuità del tubo digerente.
Si tratta di un’operazione complessa, che può essere eseguita con diverse varianti a seconda della patologia, delle condizioni di salute del paziente, della lunghezza e della localizzazione del tratto di intestino da asportare. In termini molto generici, l’intervento dura mediamente dalle 2 alle 5 ore e viene eseguito in anestesia generale. L’approccio è di tipo laparotomico: questo significa che i chirurgi operano direttamente sull’intestino aprendo un’unica ampia incisione a livello addominale.
Le resezioni intestinali possono essere eseguite per rimuovere diverse malattie o condizioni patologiche intestinali. A volte l’operazione viene prescritta in presenza di una stenosi (restringimento e conseguente ostruzione del tubo digerente), di fistole, di masse infiammatorie o tumorali. I casi appena citati devono essere considerati semplici esempi, dal momento che le cause che possono rendere necessaria una resezione intestinale sono molteplici.
In genere il paziente viene ricoverato il giorno prima dell’intervento. Tuttavia, qualora vengano prescritti accertamenti di tipo cardiologico, anestesiologico o radiologico per verificare l’idoneità dell’operazione, il ricovero può essere anticipato di qualche giorno. Lo stesso avviene qualora sia necessario preparare il paziente con opportuni trattamenti.
Dal momento che la resezione intestinale viene eseguita in anestesia generale, inoltre, il paziente deve rimanere a digiuno dalla sera precedente l’operazione. Nel corso del periodo di ricovero il personale medico è a disposizione per rispondere ad eventuali dubbi o domande riferite all’intervento.
Una volta ultimata l’operazione il paziente deve essere ricoverato in terapia intensiva. Nelle successive 24 ore, se non insorgono complicazioni particolari, viene quindi trasferito in reparto dove trascorre qualche giorno in osservazione. In genere i tempi di dimissioni variano dai 6 ai 10 giorni per i casi più complessi.
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