La puntata di ieri del programma di La7 dedicata alle difficoltà della sanità pubblica e universalitistica. Il Direttore Generale: "Il problema è profondo. Nessuno investe sulla vera risorsa del SSN: le competenze del personale"
Il Direttore Generale Chiara Gibertoni è stata ospite di Lilli Gruber ieri sera a "8 e mezzo" per parlare di sanità pubblica in sciopero.
"La vita di un operatore sanitario oggi è come quella di un maratoneta che ha appena finito una corsa e gli chiedono di correrne un'altra. Seppur un segnale negativo, non credo che il problema vero sia l'ultimo provvedimento sulle pensioni - ha commentato Chiara Gibertoni - Il problema è più profondo: dopo anni in cui gli operatori sanitari hanno combattuto contro il Covid per salvare la vita di tutti si pensava che l'impegno sarebbe stato per ricostruire. E invece non c'è interesse".
Una promessa, come ha sottolineato la giornalista Lilli Gruber, che non è stata mantenuta nonostante gli slogan in favore dei "sanitari eroi". Secondo le principali testate nazionali di oggi, del resto, l'adesione da parte del personale allo sciopero è stata altissima.
"Il PNRR è stato fondamentale per gli investimenti, ma nessuno ha investito sulla vera risorsa del Servizio Sanitario Nazionale: le competenze del personale che si formano nei grandi ospedali. Come datore di lavoro non ho potuto aderire allo sciopero ma essendo un medico in cuor mio ho aderito - ha continuato Gibertoni - Nel nostro ospedale un'adesione significativa e non possiamo considerare quelli che sono stati precettati per garantire l'assistenza essenziale e d'emergenza".
La puntata completa del programma è disponibile a questo link
