L’endometrio è la mucosa che riveste la superficie interna dell’utero. Quando tale tessuto è presente al di fuori della cavità uterina in altre zone del copro (di solito nelle pelvi) si parla di endometriosi.
Per studiare tale condizione patologica si ricorre ad una particolare Tac addominale con fase urografica.
Prima di iniziare l’esame la paziente deve essere adeguatamente preparata. Per prima cosa il medico o l’infermiere iniettano per via intramuscolare uno spasmolitico (in genere il Buscopan) per favorire la distensione del colon. Un piccolo sondino di gomma viene quindi inserito per via anale e condotto fino al retto, dove rilascerà CO2. Infine è prevista la somministrazione di un mezzo di contrasto per via endovenosa.
Una volta concluse queste procedure preliminari può avere inizio l’esame vero e proprio. A distanza di circa 80-90 secondi dall’iniezione del mezzo di contrasto inizia l’acquisizione delle immagini con la Tac. Per la seconda acquisizione delle immagini, che si concentra maggiormente sull’apparato uro-genitale, la paziente deve assumere una posizione prona (distesa a pancia in giù).
L’esame nel complesso dura una ventina di minuti ed è sostanzialmente indolore. Anche l’introduzione della sonda per via anale è in genere ben tollerata e solo raramente può provocare fastidio. La CO2 è un gas innocuo e viene riassorbito velocemente al termine della procedura, mentre il mezzo di contrasto viene espulso attraverso l’urina.
Tale indagine ha lo scopo di evidenziare la presenza di impianti atipici di endometriosi profonda, in particolare lungo le vie escretrici urinarie (ureteri-vescica), a livello del tratto gastro-intestinale (regione del retto-sigma e delle strutture anatomiche adiacenti), tenendo presente che le sedi più frequenti di localizzazione sono le ovaie, il cavo del Douglas, i legamenti larghi ed utero-sacrali.
La paziente deve preparare l’intestino con una dieta priva di fibre nei 3 giorni antecedenti l’esame. Di conseguenza, sono da evitare frutta, verdura e legumi, mentre sono consentiti carne, pesce, formaggi, latticini e uova.
Tale preparazione è fondamentale per evitare una serie di problemi in fase di esame (come la presenza di residui fecali abbondanti e la non ottimale distensibilità delle pareti).
Dalle 16 del giorno precedente l’esame è inoltre necessario sottoporsi ad una terapia lassativa, assumere due buste di Selg-esse. Tale farmaco va sciolto in 2 litri d’acqua da bere nel corso di due ore.
Il giorno dell’esame, infine, la paziente deve presentarsi a digiuno da almeno 5/6 ore.
Una volta terminato l’esame la paziente può riprendere le normali attività della vita quotidiana.
Malattie correlate
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