Firmato il protocollo d’intesa in Questura tra Polizia di Stato, Azienda USL di Bologna, Policlinico di Sant’Orsola IRCCS e Istituto Ortopedico Rizzoli IRCCS.
Un sistema di allerta direttamente collegato alla Sala Operativa della Questura di Bologna, facilmente accessibile e azionabile dal personale sanitario in pronto soccorso, che permetta una gestione centralizzata, coordinata e tempestiva delle emergenze e garantisca un intervento rapido, preciso e immediato delle forze dell'ordine in caso di aggressione.
È il sistema antiaggressione al centro del protocollo d’intesa firmato oggi, 17 marzo, presso la Questura di Bologna. A firmare l’accordo il Questore Antonio Sbordone, la Direttrice Generale dell’Azienda USL di Bologna Anna Maria Petrini, la Direttrice Generale del Policlinico di Sant’Orsola IRCCS Chiara Gibertoni e il Direttore Generale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli IRCCS Andrea Rossi.
Il sistema prevede pulsanti di allarme posizionati nelle stanze dei pronto soccorso delle tre aziende sanitarie, segnali acustici e luminosi su monitor in zone strategiche, la geolocalizzazione dell’allerta in tempo reale della posizione del pulsante e apparecchiature interfono per comunicazioni dirette tra ospedali e Centrale Operativa della Questura.
In caso di aggressione o di elevato rischio di escalation, con un semplice gesto l’operatore sanitario potrà attivare il sistema schiacciando il pulsante rosso. Da ciò il sistema attiverà degli alert sonori al telefono cellulare delle Guardie giurate e al Posto di Polizia ospedaliero, oltre ad alert luminosi e sonori alle stazioni di monitoraggio della Portineria dell’ospedale Maggiore, della Centrale Gestione Emergenze del Sant’Orsola, della Portineria del Rizzoli, dei Posti di Polizia ospedalieri e della Centrale operativa della Questura, con indicazione del punto preciso di attivazione del pulsante. Una volta valutata la situazione sul posto, le Guardie giurate o gli Agenti di Polizia intervenuti potranno aggiornare la Sala Operativa della Questura che qualora necessario invierà un equipaggio.
Questo sistema, già implementato all'ospedale Maggiore con 18 pulsanti di allarme presenti nel pronto soccorso generale e in quello ortopedico, è in corso di implementazione al pronto soccorso generale del Sant’Orsola con 8 pulsanti e al pronto soccorso del Rizzoli con 4 pulsanti. Per garantire la sicurezza del personale sanitario il sistema sarà esteso anche in altre aree del Policlinico e dell’ospedale Maggiore e, in seguito, nei pronto soccorso degli ospedali di Bazzano, Bentivoglio, Porretta Terme e San Giovanni in Persiceto. Le aziende sanitarie continueranno a monitorare attentamente il tema e a studiare, in caso di esigenza, nuovi sistemi innovativi per garantire la sicurezza degli operatori sanitari.
I dati sulle aggressioni
Nel 2024 le segnalazioni di aggressioni al personale all’interno dei luoghi di cura in Emilia-Romagna sono aumentate dell’11,7% rispetto all’anno precedente, passando da 2.401 a 2.682 casi. Il trend trova conferma anche nei dati dell’Azienda USL di Bologna e del Policlinico di Sant’Orsola IRCCS.
Nel dettaglio, lo scorso anno gli operatori del Policlinico di Sant’Orsola IRCCS hanno segnalato in totale 104 aggressioni (rispetto alle 70 segnalate nel 2023). Nella maggior parte dei casi (81) si è trattata di violenza verbale o contro la proprietà, mentre nei restanti 23 casi si è verificata anche una violenza fisica. Il 75% delle aggressioni segnalate ha coinvolto operatori di sesso femminile, mentre la fascia d’età più colpita è quella dai 30 ai 39 anni (38%). Presso il pronto soccorso generale del Policlinico, dove verranno sistemati i nuovi pulsanti di allarme, sono state segnalate in particolare 34 aggressioni (24 verbali, 10 fisiche).
Delle 474 segnalazioni pervenute all’Azienda USL di Bologna nel 2024, 432 sono state di tipo verbale, 105 di tipo fisico e 55 contro la proprietà (danneggiamento di oggetti, arredi, attrezzature). Nel 2023 erano state registrate 351 segnalazioni, di cui 321 verbali, 75 fisiche e 29 contro la proprietà. Anche in questo caso, il 74% delle segnalazioni ha coinvolto operatori di genere femminile e il 23,5% di genere maschile: nel rimanente 2,6% non è possibile risalire al genere perché la segnalazione riguarda più operatori o perché non è nota l’identità del segnalante.
La Regione ha predisposto una specifica piattaforma informatizzata (Segnal-ER) per facilitare le Aziende Sanitarie nella raccolta delle segnalazioni di aggressione. Particolare risalto viene dato alla formazione al fine di diffondere la sensibilità al problema, orientare gli operatori alla segnalazione e accompagnare le Aziende sanitarie alla valutazione del rischio e all’individuazione delle misure di prevenzione, con specifici corsi rivolti a tutti i soggetti che a vario titolo intervengono nella gestione dell’evento.
Le ulteriori attività di contrasto alle aggressioni
Il sistema integrato presentato oggi si aggiunge agli altri provvedimenti già implementati nel tempo dalle aziende sanitarie bolognesi.
L’Azienda USL, in particolare, ha adottato diverse attività di contrasto alle aggressioni presso il Pronto Soccorso del Maggiore, tra cui:
- Rivisitazione del layout degli ambienti e accessi consentiti solo con badge o pulsante.
- Presenza di 2 operatori di Vigilanza armata presso Triage e presso Camera calda h 24.
- Adozione delle misure di contenzione, sia meccanica che farmacologica, nei casi previsti dalla procedura operativa in materia
- Formazione e addestramento specifici degli operatori in tema di aggressioni e gestione dei pazienti aggressivi con corsi strutturati in 4 livelli.
L’attenzione dell’Azienda USL sul tema riguarderà anche i servizi del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche, in particolare i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) e i Servizi per le Dipendenze patologiche (SERD) dove saranno implementati sistemi analoghi ad integrazione degli interventi relazionali e di prossimità fondamentali per promuovere la sicurezza negli ambienti di cura.
Sempre a tutela dei lavoratori e lavoratrici continua la formazione e l’addestramento del personale oltre al supporto psicologico qualora necessario fornito dal gruppo dedicato del Board “Benessere Organizzativo”, e all’informazione tramite campagne di comunicazione sul tema. Allo studio anche l’adozione di dispositivi personali, quali braccialetti e altri sistemi innovativi per gli operatori sanitari, con possibilità di geolocalizzazione ancora più precisa rispetto al pulsante a muro per i soccorritori e le Forze dell’Ordine, per rafforzare ancora di più la capacità di intervento in maniera mirata.
Anche il Policlinico di Sant’Orsola IRCCS ha adottato da tempo diverse iniziative per aumentare la sicurezza di operatori e utenti. In particolare sono attivi:
- un servizio di vigilanza armata h24 composto da 5 guardie giurate (una delle quali staziona presso il pronto soccorso generale del Padiglione 5, una presso la sala di controllo del Centro Gestioni Emergenze, mentre le restanti tre controllano e ispezionano l’intera area del Policlinico) e da una sesta in servizio dalle 21 alle 7 presso il nuovo Padiglione 4N
- un impianto di videosorveglianza composto da 247 telecamere, 72 delle quali a controllo degli accessi e degli spazi esterni
- un sistema di verifica degli accessi composto da 347 varchi controllati tramite badge e 18 porte automatiche a chiusura e apertura temporizzata
- 24 impianti antintrusione collocati in aree sensibili
- un impianto antiaggressione collegato al Centro Gestione Emergenze h24, composto da 8 pulsanti rossi collocati nel pronto soccorso generale, nel pronto soccorso pediatrico, nel pronto soccorso oculistico e presso gli ambulatori dermatologici Malattie Sessualmente Trasmesse.
Sempre presso il pronto soccorso generale del Padiglione 5 è inoltre in corso l’installazione di un videocitofono all’entrata principale e di sistemi di controllo sugli accessi secondari (installazione di un lettore badge e apertura su richiesta). Tali interventi saranno completati entro la fine di marzo.
Il Comitato Unico di Garanzia del Policlinico ha inoltre varato lo “Sportello TiAscolto”, progetto che mette a disposizione del dipendente oggetto di violenza o molestia un percorso di supporto psicologico.
L’Istituto Ortopedico Rizzoli, nella stessa ottica, ha già adottato misure tra cui l’installazione di due pulsanti di emergenza presso il pronto soccorso, che prevedono l’attivazione della guardia giurata presente in struttura h24 e l’estensione della videosorveglianza. L’attenzione dell’Istituto riguarderà inoltre anche gli ambulatori, in cui verranno implementati sistemi analoghi.