Dai cinema al tavolo operatorio: la tecnologia 3D approda nelle sale dedicate agli interventi oculistici del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Grazie all’utilizzo di appositi occhiali polarizzati, infatti, l’equipe del professor Luigi Fontana sta portando a termine con successo diversi interventi di chirurgia vitreo-retinica, trapianto di cornea, cataratta, strabismo e glaucoma avvalendosi dei vantaggi offerti dalla visualizzazione in tre dimensioni dei tessuti da trattare.
«Fino a poco tempo fa dovevamo operare sugli occhi dei pazienti guardando attraverso gli oculari del microscopio – spiega il direttore dell'Unità Operativa di Oftalmologia dell'Irccs bolognese – ora invece possiamo riprodurre in formato digitale ad alta dimensione i tessuti da trattare». La tecnologia consente di proiettare le immagini acquisite dal microscopio operatorio su un apposito schermo 3D, che medici e infermieri possono comodamente osservare grazie agli appositi occhiali. «Tutto risulta almeno quattro volte più ingrandito rispetto all’immagine prodotta dal microscopio».
Ma la maggiore precisione che deriva dall’alta risoluzione delle immagini non costituisce l’unico vantaggio offerto da questa innovazione tecnologica. «In questo modo – aggiunge infatti Fontana – tutta l’equipe chirurgica partecipa all’operazione essendo in grado di vedere e seguire ogni fase dalla stessa prospettiva del primo operatore. Rispetto al microscopio tradizionale, la tecnologia 3D consente a diversi medici specializzandi di assistere contemporaneamente. La partecipazione è talmente coinvolgente da comportare un importante beneficio didattico».
La tecnologia 3D va così ad aggiungersi all’elenco di possibilità interventistiche del Policlinico di Sant’Orsola, già centro di eccellenza per la chirurgia oftalmologica complessa. Nelle sale gestite dalle equipe del professor Fontana vengono infatti eseguiti circa 800 interventi l’anno di chirurgia vitreo-retinica, 350 trapianti di cornea e oltre 1500 operazioni legate alla cataratta.