Servizi sociali

L. 5 febbraio 1992 n°104 (Legge quadro per l’handicap) art. 40, comma 1

Pone a carico dei Comuni l’obbligo dei servizi sociali per l’integrazione delle persone con disabilità: "servizio di aiuto alla persona" per persone non autonome, servizio di assistenza domiciliare, assistenza per attività culturali, ricreative, sportive, di tempo libero, indicate nell’art. 13 della stessa legge.

L. 21 maggio 1998 n°162

"Modifiche alla L. 104/92 concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave”.

L. 8 Novembre 2000 n°328 (Sistema integrato di interventi e servizi sociali)

"Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", di cui evidenziamo:

  • l’art 14 relativo ai progetti individuali per le persone disabili, richiamato sia per inserimento scolastico che per il Dopo di noi
  • gli artt. 9 e 11 relativi ai requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle Strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, cui ha fatto seguito il:
    D.P.C.M. 31 maggio 2001 n°308 (Regolamento concernente "Requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale", a norma dell'articolo 11 della legge 8 novembre 2000, n. 328)
  • L’art. 7 suddivide le strutture nelle seguenti tipologie, determinandone le caratteristiche:
    a) strutture a carattere comunitario; (per un massimo di 20 persone con limitata autonomia personale)
    b) strutture a prevalente accoglienza alberghiera;(per un massimo di 80 persone parzialmente non autosufficienti)
    c) strutture protette; (per un massimo di 120 persone non auto-sufficienti, suddivisi in nuclei di 30 se anziani e di 20 se disabili)
    d) strutture a ciclo diurno ; (per un massimo di 30 persone).

Oltre a quanto previsto dagli articoli precedenti queste strutture devono possedere i requisiti specificati nel quadro sinottico di cui all’All. A).
Inoltre nel precedente art. 3 vengono individuate le strutture di tipo familiare e le comunità di accoglienza di minori (per un massimo di 6 utenti).
Con la legge 14 giugno 2019 n°55 all’art. 5-septies c.2 vengono stanziati fondi fino al 2024 per dotare di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso le “strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità', a carattere residenziale, semiresidenziale o diurno”.

Ed infine in coerenza con i principi e i criteri indicati agli articoli 1 e 2 della legge 8 novembre 2000, n.328, recante «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali» è stata emanata la legge 23 marzo 2023 n°33 (Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane).

A titolo di esempio dell’aiuto offerto riportiamo il link al Servizio Sociale Ospedaliero del Policlinico O.U. S. Orsola-Malpighi di Bologna:
http://stage.santorsola.bbsitalia.com/it/content/il-servizio-sociale-ospedaliero

Al seguente link è disponibile la

Guida ai Servizi Sociali

realizzata dal CNMR sotto la direzione della dr.ssa Domenica Taruscio, in collaborazione con la Federazione Prader Willi in occasione del corso “Incontri di Parent Traning nella Sindrome di Prader Willi”, tenutosi a Roma presso l’I.S.S. da settembre 2008 a febbraio 2009.

 

 

REGOLAMENTO TIPO
PER LE CASE FAMIGLIA

approvato il 20 marzo 2019
dalla CTSSM di Bologna

Versione Ipertestuale in Pdf/a

Elenco cronologico della normativa
nazionale richiamata

Lettera di invio del Regolamento
ai Sindaci

 

 

Pagina aggiornata il 22.09.2023