Si tratta di un tumore particolarmente infido e aggressivo, la cui incidenza è in deciso aumento nel mondo occidentale. Solo il 5% degli uomini sopravvive a cinque anni dalla diagnosi
I sintomi di questa neoplasia sono piuttosto generici. Possono includere, ad esempio, scarso appetito e perdita di peso, colorazione gialla della palle e degli occhi, vaghi dolore all’addome e al dorso e, più raramente, diabete. Proprio le genericità di questi sintomi rende difficoltosa la diagnosi dell’adenocarcinoma: nella stragrande maggioranza dei casi il tumore viene identificato tardivamente, quando ormai è in uno stadio avanzato. Per questo motivo la mortalità legata a questa malattia è decisamente alta.
Lo studio delle cause del carcinoma al pancreas è ancora in corso, ma alcuni fattori di rischio sono già stati individuati. Tra questi troviamo l’età e il fumo, mentre il legame con una dieta poco salutare (ricca di carboidrati, colesterolo e carni) per il momento rimane solo un’ipotesi. Possono incidere sullo sviluppo del tumore anche fattori genetici.
Come detto, la vaghezza dei sintomi rende molto difficile diagnosticare per tempo il tumore. Quando si riconosce qualcuna di queste manifestazioni (specie l’ittero) è quindi importante rivolgersi a un medico e richiedere un controllo dei parametri legati al pancreas. L’ecografia è uno dei primi esami a cui si ricorre in caso di sospetto carcinoma; se i dubbi non vengono fugati, una TAC o una risonanza magnetica possono servire a identificare con certezza il tumore e ad escludere la presenza di eventuali metastasi.
L’approccio terapeutico varia in base alle condizioni di salute del paziente e alle caratteristiche del tumore (in particolare dimensioni, stadio ed eventuale diffusione negli organi vicini).
Quando possibile, l’adenocarcinoma viene rimosso chirurgicamente attraverso pancreasectomia. In alternativa o in combinazione con l’intervento, poi, il paziente può essere sottoposto ad uno o più cicli di radioterapia e chemioterapia.
Visite ed esami correlati
Trattamenti correlati