Pancreasectomia

Cos’è 

La pancreasectomia è un intervento chirurgico che consiste nell’asportazione parziale o totale del pancreas, la ghiandola che, oltre agli enzimi necessari per la digestione dei grassi, produce anche diversi ormoni, tra cui l’insulina. Si tratta di un’operazione particolarmente lunga e complessa (in genere dura tra le 3 e le 6 ore) che prevede più varianti a seconda della localizzazione della malattia da rimuovere.

Si parla infatti di pancreasectomia parziale quando i chirurghi asportano solo una parte del pancreas (ad esempio il corpo o la coda della ghiandola). In questo caso l’intervento può essere eseguito sia “a cielo aperto” sia in laparoscopia (particolare tecnica chirurgica che risulta di gran lunga meno invasiva rispetto all’approccio tradizionale e che consente di evitare ampie incisioni addominali).

Al contrario, si parla di pancreasectomia totale quando lo staff medico è costretto a rimuovere completamente la ghiandola. In quest’ultimo caso, peraltro, l’interconnessione anatomica del pancreas rende necessaria l’asportazione anche della via biliare, della cistifellea e del duodeno (la prima parte dell’intestino tenue).

In entrambi i casi l’intervento viene eseguito in anestesia generale e in regime di ricovero. Solitamente il paziente deve trascorrere in ospedale tra i 7 e i 10 giorni.

A cosa serve 

In genere la pancreasectomia viene praticata per rimuovere un tumore del pancreas.

Come prepararsi 

Come anticipato, l’intervento viene eseguito in regime di ricovero. Lo staff medico provvede quindi a preparare adeguatamente il paziente nelle ore e nei giorni precedenti l’operazione, depilando la zona interessata e fornendo tutte le informazioni necessarie. La sera prima dell’intervento viene servita una cena leggera, e il paziente deve osservare il digiuno totale da alimenti solidi nelle sei ore che precedono l’anestesia.

Dopo il trattamento 

Nei giorni immediatamente successivi alla pancreasectomia lo staff medico somministra farmaci antidolorifici e cura la dieta del paziente. Una volta dimesso, quest’ultimo deve disinfettare la ferita ogni 2-3 giorni con garze sterili e un cerotto medicato. In genere i punti vengono rimossi a distanza di circa due settimane dall’intervento.

Dopo la dimissione è bene rispettare un periodo di convalescenza domiciliare di 2-4 settimane, nel corso del quale riprendere gradualmente le attività quotidiane. In questa fase il problema principale è solitamente rappresentato dall’insorgere del diabete. Tra le sue tante funzioni, infatti, il pancreas è responsabile anche della produzione dell’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue. La rimozione di almeno il 60% della ghiandola compromette dunque questa funzione e porta alla comparsa del diabete. Per questo motivo durante il periodo di ricovero uno specialista imposta una terapia adeguata a base di insulina e istruisce il paziente sul controllo della glicemia.

Nelle settimane immediatamente successive all’intervento, inoltre, è normale avvertire una sensazione di stanchezza, inappetenza e nausea. In alcuni casi, infine, è necessario mantenere un drenaggio (un piccolo tubo in plastica che esce dall’addome) per raccogliere il liquido in eccesso.