Assegno unico universale

Con la legge 1 aprile 2021 n°46 è stato istituito l’assegno unico e universale a sostegno dei figli a carico al fine di favorire la natalità, di sostenere la genitorialità e di promuovere l'occupazione, in particolare femminile, con delega al governo di emanare, entro i prossimi 12 mesi, decreti attuativi dei principi fissati dalla legge: per il 2021 è stato emanato il D.L. 8 giugno 2021 n°79.

Tali principi prevedono la corresponsione di un assegno, graduato in base all’ISEE del nucleo familiare, a partire dal settimo mese di gravidanza fino alla maggiore età del figlio, o fino ai 21 anni se a carico e studente, tirocinante, in cerca di occupazione o lavoratore con reddito determinato.

Per i figli disabili che siano a carico dei genitori è prevista la corresponsione dell’assegno anche oltre il ventunesimo anno e una maggiorazione fino al 50% in ragione della gravità della disabilità: è cumulabile con le altre prestazioni assistenziali per loro previste.

L’assegno è previsto anche a favore di genitori stranieri purchè muniti di permesso di soggiorno.

Per tutti è condizione l’essere soggetti all’imposta sul reddito.

É istituito un organismo, aperto alle associazioni dei familiari più rappresentative, con il compito di monitorare l’applicazione della legge e verificarne l’impatto.
 

Inoltre con il D.M. 11 ottobre 2021 (in G.U. n°285 del 30/11/2021) del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze si è previsto per gli anni 2021/2023 a favore di genitori disoccupati o monoreddito in famiglie monoparentali con figli a carico con disabilità non inferiore al 60% un contributo di entità variabile, in ragione del numero dei figli disabili, tra 150 e 500 euro mensili, sempre che si rientri nei limiti ISEE prefissati.

 

PAGINA AGGIORNATA IL 10.03.2022