Carcinoma infiltrante della mammella

Cos'è 

Il carcinoma della mammella è il più frequente tumore nella donna. Il carcinoma infiltrante, in particolare, è una neoplasia maligna che ha capacità di invadere i tessuti e le strutture circostanti.

Come si manifesta 

Il carcinoma mammario è una patologia la cui origine va ricondotta alla moltiplicazione incontrollata e alla trasformazione di alcune cellule della ghiandola mammaria che diventano maligne. Se il carcinoma è di tipo infiltrante, il tumore ha la capacità di invadere altri tessuti rispetto a quelli da cui ha avuto origine.
A seconda che l’origine del carcinoma sia da localizzare nei lobuli (le ghiandole che producono il latte) o nei dotti lattiferi (i canali che portano il latte ai capezzoli), il carcinoma viene definito rispettivamente lobulare o duttale. Quest’ultimo è di gran lunga più frequente, e anzi rappresenta di gran lunga il tipo di carcinoma più diffuso tra le donne.

I sintomi che possono destare il sospetto di tumori invasivi sono purtroppo piuttosto vaghi: un cambiamento nella forma o nelle dimensioni del seno, la comparsa di un nodulo o di un ispessimento della pelle, rigonfiamenti in zona ascellare, alterazioni del complesso areola-capezzolo e retrazioni cutanee.

Origine 

Come già accennato, il tumore è dovuto alla moltiplicazione delle cellule di un tessuto e alla loro trasformazione in cellule maligne. Nonostante non sia ancora stata chiarita del tutto la causa scatenante di questo processo, si conoscono con certezza alcuni fattori di rischio che lo inducono. I principali fattori di rischio sono l’età, fattori riproduttivi correlati con una maggiore esposizione estrogenica (ad esempio l’inizio della menopausa in tarda età, l’inizio delle mestruazioni prima dei 12 anni, la prima gravidanza in tarda età o non aver mai avuto figli), fattori ormonali (ad esempio una terapia ormonale per trattare i disturbi della menopausa), l’esposizione alle radiazioni, l’obesità, l’abuso di alcol, l’astinenza dall’attività fisica e la sindrome metabolica. Il rischio di sviluppare un tumore, poi, aumenta con l’aumentare dell’età e con l’aver già avuto un tumore in precedenza. Esistono infine fattori familiari o ereditari come mutazioni genetiche che predispongono al rischio di sviluppare un tumore alla mammella.

Come si accerta 

La diagnosi richiede più esami per arrivare ad un esito completo. In genere si parte da un esame clinico (visita senologica) e da una mammografia, che viene poi associata anche ad un’ecografia mammaria e dei linfonodi dell’ascella. Viene eseguita una biopsia (agobiopsia su reperto palpatorio o per via ecografica o biopsia Vaacum assisted per via mammografica). In alcuni casi è necessaria una risonanza magnetica mammaria (densità mammaria, tumore lobulare).

Trattamenti 

Il carcinoma mammario in stadio precoce viene trattato chirurgicamente: il tipo di intervento a livello mammario (mastectomia o quadrantectomia) dipende da diversi fattori, come la sede e la dimensione del tumore, il rapporto volume tumore/volume della mammella, controindicazioni alla radioterapia. Il trattamento di prima scelta è rappresentato dalla quadrantectomia con biopsia del linfonodo sentinella, identificato mediante linfoscintigrafia ascellare, e successiva radioterapia complementare. La mastectomia viene eseguita nel caso in cui il tumore sia di grosse dimensioni o non sia garantito un risultato estetico ottimale per la dimensione della mammella, nel caso di coinvolgimento del complesso areola capezzolo o nel caso in cui sia un tumore multiplo. La dissezione ascellare linfonodale è necessaria nel caso in cui ci sia un coinvolgimento dei linfonodi ascellari.

L'elenco è puramente indicativo e non sostituisce la prescrizione medica
L'elenco include alcuni dei possibili trattamenti correlati, è indicativo e non sostituisce la prescrizione medica