Contro lo spreco alimentare l'impegno del Policlinico per uno sviluppo sostenibile e un'economia circolare

05 Febbraio 2025

Nel 2024 donati dal Sant'Orsola 15.023 pasti per un totale di 1653 kg di cibo.

Per una cultura del consumo responsabile e del riutilizzo, si recuperano le eccedenze alimentari provenienti a fine giornata dalle due mense dell'ospedale a favore di enti no-profit; in questa operazione il Policlinico è affiancato da Last Minute Market, organizzazione che si occupa da oltre 15 anni di riduzione degli sprechi ed è promotrice della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare e della campagna Spreco zero.
 
Quest'anno l’obiettivo è quello di di raggiungere e sensibilizzare la società - dalle istituzioni alle aziende, dalle scuole ai cittadini - sulle implicazioni tra spreco alimentare e impatto ambientale.

Il modo di consumare, alimentato da un’eccessiva disponibilità di cibi a basso costo e scarsa qualità nutrizionale, sta creando infatti un sistema alimentare squilibrato che danneggia salute e ambiente. Ogni anno circa un terzo degli alimenti prodotti nel mondo finisce per essere gettato via, e questo avviene lungo l’intera catena di produzione, dalla coltivazione fino al consumo finale. Lo spreco alimentare non è soltanto un problema di cibo, ma anche di risorse naturali, come acqua e terra, oltre alla perdita economica dei consumatori. In Italia si stima che siano buttati circa 25 kg di cibo a persona ogni anno, con dispersione di acqua di circa 140 miliardi di litri.

Acquisti più consapevoli, conservare correttamente il cibo, pianificare meglio i pasti: queste le azioni che tutti possiamo "mettere in atto" per il "timetoact", slogan lanciato dalla Giornata edizione 2025.

Oltre alle iniziative a livello locale e nazionale, la campagna "Spreco zero" mette a disposizione dei cittadini lo Sprecometro, un’applicazione gratuita che permette di monitorare gli sprechi domestici e fornisce informazioni sulle iniziative antispreco.

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