Disturbo dell’identità di genere

Cos'è 

La disforia di genere può essere descritta come una condizione di disagio e persistente sofferenza causata dall’avvertire la propria identità di genere diversa rispetto al proprio sesso biologico.

Alcune persone, ad esempio, si sentono e vivono come una donna pur essendo nate in un corpo maschile. Altre, al contrario, si sentono come un uomo ma sono di sesso biologico femminile. Altre ancora non si sentono di né donna né uomo.

Come si manifesta 

Il disturbo dell’identità di genere causa malessere nei confronti del proprio corpo, percepito come distante ed estraneo. La disforia può comparire sin dalla più tenera età (e cioè già a partire dal secondo anno di vita) per poi sfumare con la crescita o, al contrario, emergere solamente in età adolescenziale o adulta.

Nei bambini il disturbo si manifesta in genere come desiderio di imitare comportamenti (indossare abiti o utilizzare giocattoli) tipicamente ascritti al sesso opposto o come rifiuto di urinare come i coetanei dello stesso genere (per i bambini in piedi e per le bambine sedute). Ancora, i piccoli con disforia possono esprimere disagio nei confronti dei cambiamenti del corpo che avvengono durante la pubertà, oltre a desiderare di avere i genitali del sesso opposto.

Negli adolescenti e negli adulti, invece, il disturbo diventa più cosciente, in quanto l’uomo o la donna avverte con certezza l’incoerenza tra la propria identità di genere e il proprio corpo. Tali sentimenti e sensazioni alimentano in alcuni casi un vero e proprio disgusto verso i propri genitali e un forte desiderio di liberarsi delle caratteristiche del proprio sesso biologico.

Non di rado, inoltre, insorgono ansia e depressione.

Origine 

Le cause della disforia di genere non sono ancora individuabili con certezza. Stando alle teorie più accreditate, comunque, il disturbo sarebbe legato sia a fattori psicosociali e ambientali sia a fattori biologici.

In alcuni casi, inoltre, il disturbo può derivare da specifici disordini dello sviluppo sessuale (come l’insufficienza surrenalica congenita o la sindrome di Morris) che portano allo sviluppo di genitali ambigui.

Come si accerta 

La valutazione del disturbo spetta ad uno psicologo o uno psichiatra.

Trattamenti 

La terapia ha lo scopo di alleviare o risolvere il disagio della persona, e si compone sia di un supporto psicologico sia di interventi di natura chirurgica e medica.

L'elenco è puramente indicativo e non sostituisce la prescrizione medica
L'elenco include alcuni dei possibili trattamenti correlati, è indicativo e non sostituisce la prescrizione medica