Il diverticolo di Meckel consiste in una protuberanza a fondo cieco che si sviluppa nelle pareti dell’intestino tenue. Si tratta della più frequente malformazione congenita (ossia presente sin dalla nascita) del tratto gastrointestinale.
In genere i pazienti interessati da questa anomalia non lamentano alcun sintomo o segno evidente, a tal punto che spesso il diverticolo viene diagnosticato per puro caso o passa inosservato per tutta la vita.
In alcuni casi, tuttavia, il diverticolo di Meckel si manifesta sotto forma di dolore addominale anche intenso, presenza di sangue e muco nelle feci. Ancora più raramente possono comparire diarrea, febbre, gonfiore addominale e vomito.
Tali sintomi compaiono con maggiore frequenza nei primi anni di vita, ma possono insorgere anche in età adulta.
Il diverticolo di Meckel può essere considerato un “ricordo” della vita fetale. Tale malformazione ha infatti origine durante la gravidanza, nel corso dei processi di sviluppo che portano alla strutturazione definitiva dell’intestino.
Spesso la diagnosi avviene del tutto casualmente nel corso di interventi chirurgici eseguiti per altre patologie addominali. In presenza di sintomi o comunque per verificarne la presenza del diverticolo i medici ricorrono ad una video laparoscopia o ad una scintigrafia con il tecnezio.
In presenza di sintomi il diverticolo di Meckel viene rimosso chirurgicamente tramite diverticolectomia (intervento finalizzato alla semplice asportazione del diverticolo) o resezione del segmento di intestino interessato. L’approccio terapeutico più adatto, in ogni caso, viene stabilito dallo staff medico in base alle condizioni di salute e all’età del paziente.
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