Si tratta di un esame diagnostico non invasivo che si avvale dell’utilizzo di ultrasuoni per studiare una parte dell’intestino.
La procedura, molto simile a quella dell’ecografia dell’addome completo, prevede il ricorso ad un’apposita sonda, che deve essere appoggiata sulla pancia del paziente in modo da emettere gli ultrasuoni e raccogliere gli echi di ritorno. Tali segnali vengono poi elaborati in immagini e visualizzati su uno schermo. In questo modo i medici sono in grado di visualizzare in tempo reale buona parte dell’intestino e di valutare la presenza di eventuali anomalie o situazioni critiche.
Prima di iniziare l’esame uno speciale gel viene spalmato sull’addome del paziente modo da facilitare la trasmissione in profondità e la lettura degli ultrasuoni. L’ecografia dura in tutto una ventina di minuti e in genere è assolutamente indolore.
Questo particolare tipo di ecografia viene prescritto soprattutto per studiare eventuali malattie infiammatorie croniche intestinali (come il morbo di Crohn, la retto-colite ulcerosa, l’ischemia intestinale cronica) e per alcune patologie intestinali acute (ad esempio l’appendicite acuta, le diverticoliti, l’ischemia intestinale acuta).
Per effettuare l’ecografia addominale completa è necessario presentarsi all’appuntamento a digiuno da almeno sei ore. Anche i pasti precedenti all’inizio del digiuno dovrebbero essere il più possibile leggeri (da evitare gli alimenti grassi).
Una volta ultimato l’esame il paziente può riprendere le normali attività quotidiane.