Anomalia anatomica che coinvolge il frenulo linguale, la sottile striscia che collega la lingua con il pavimento della bocca. Quando questa lamina di tessuto risulta particolarmente corta rispetto alla norma si parla di “frenulo breve”: tale condizione impedisce alla lingua di estendersi correttamente e può quindi ostacolare l’allattamento o la capacità di parlare.
Nella maggior parte dei casi il frenulo linguale breve non ha conseguenze molto rilevanti. Tuttavia quando la striscia è molto corta la lingua non può muoversi agevolmente, e questo provoca una sorta di “disabilità” del neonato. L’anomalia, infatti, può ostacolare l’allattamento e la capacità di articolare correttamente le parole (con particolari difficoltà a pronunciare lettere come “t”, “d”, “n” e “l”). La piena mobilità della lingua è inoltre fondamentale in tante attività della vita quotidiana, come leccarsi le labbra, mangiare e bere alcuni alimenti, suonare uno strumento a fiati.
Si tratta di un’anomalia congenita e cioè presente fin dalla nascita. Tuttavia non sono ancora state individuate con certezza le cause di questa malformazione.
La diagnosi viene effettuata nei primi giorni di vita del neonato. Per accertare la presenza di un frenulo linguale breve e soprattutto per valutare la necessità di ricorrere ad un intervento chirurgico, i medici analizzano la capacità di muovere la lingua attraverso diversi parametri.
Se ritenuto necessario dallo staff medico, il frenulo può essere reciso attraverso un intervento chirurgico in modo da “liberare” la lingua.
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