Il prof. Gaetano La Manna invitato a Washington dalla National Kidney Foundation nella commissione che definirà le regole dei nuovi trial in ambito nefrologico e cardiovascolare

11 Febbraio 2025

Il direttore della “Nefrologia, dialisi e trapianto” dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola rientra tra i 100 esperti (tra nefrologi e farmacologi clinici) convocati da tutto il mondo per implementare le linee guida di riferimento internazionale. 

Il workshop, in programma il 6-7 aprile a Washington D.C., si concentrerà sulla proteinuria (condizione caratterizzata dalla presenza di una quantità anomala di proteine nelle urine) e in particolare sull’interpretazione della sua riduzione quale elemento di grande rilevanza nel determinare favorevolmente o meno il rischio cardiovascolare e il rischio di progressione del danno renale, nonché il rischio di mortalità come fattore indipendente di grandissima importanza.

Già nel 2013/2014 un simile gruppo di lavoro portò all’individuazione di alcuni parametri fondamentali per definire l’andamento (la rapidità) del declino della funzione renale nel tempo. Da quel momento la riduzione del 40% dell’eGFR (estimante Glomerular Filtration Rate) rispetto ai valori basali è stata adottata progressivamente in diversi grandi studi clinici come parametro di fondo per definire l’efficacia di nuove classi di farmaci come gli SGLT2 inibitori, gli Antagonisti del Recettore dei Mineralcorticoidi a base non steroidea o i GLP-1 agonisti – farmaci che negli anni a seguire consentiranno di rivoluzionare il trattamento dei pazienti con iniziale o avanzata alterazione della funzione renale. 

Già in tutti questi trial la riduzione della proteinuria è sempre stata considerata come un elemento di grande rilevanza nel determinare favorevolmente o meno il rischio cardiovascolare e il rischio di progressione del danno renale, nonché il rischio di mortalità come fattore indipendente di grandissima importanza. Ad oggi, però, non sono ancora chiari i parametri di riferimento. In altre parole: non è chiaro di quanto debba ridursi la proteinuria per determinare un effetto positivo, non è chiaro quale sia il modo migliore per misurarla, se il parametro da prendere a riferimento sia la albuminuria o la proteinuria e molti altri aspetti. 

Il nuovo workshop della National Kidney Foundation intende risolvere tutti questi interrogativi raggiungendo un consenso su questo parametro. Non solo: i 100 esperti internazionali sono chiamati a porre le basi per implementare le “KDIGO” (le linee guida di riferimento internazionale in nefrologia) con nuovi elementi che consentano di integrare la pratica clinica e la gestione dei pazienti con malattia renale cronica. 

“Ricevere un invito di questo calibro rappresenta certamente un grande onore – commenta il prof. Gaetano La Manna – ed è un riconoscimento della qualità del lavoro, sia in termini assistenziali che di ricerca, portato avanti da tutta la Nefrologia dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola”. 

La National Kidney Foundation (NKF) è un'organizzazione non profit dedicata alla prevenzione delle malattie renali e al trapianto di rene e al miglioramento della salute e del benessere delle persone affette da malattie renali. Fornisce informazioni sulla salute renale, da supporto ai pazienti, supporta la ricerca e l’innovazione, promuove politiche pubbliche che migliorino la vita delle persone con malattie renali e aumentino la consapevolezza sull'importanza sulla donazione di organi, organizza convention tra esperti di livello internazionale per migliorare la ricerca in nefrologia.

Gaetano La Manna è professore ordinario di Nefrologia, dirige la UO di Nefrologia Dialisi e Trapianto dal novembre 2014 è autore di oltre 350 pubblicazioni censite su Scopus, è PI in numerosi progetti nazionali ed internazionali. Solo nel 2024 ha prodotto oltre 40 pubblicazioni producendo un valore complessivo di IF di più di 150 punti. Quasi il 50% dei lavori scientifici ricade nei top 25% della tipologia Nephrology and Urology