Rara anomalia dell’imene, la sottile membrana che ricopre l’orifizio esterno della vagina. In condizioni normali tale copertura è soltanto parziale (ossia l’imene è “bucato”) mentre si parla di imene imperforato quando la vagina è completamente chiusa.
Normalmente l’imene non chiude ermeticamente la vagina e presenta una o più aperture verso l’esterno che consentono il passaggio del sangue mestruale. Nel caso dell’imene imperforato, invece, tali aperture non sono presenti.
Nonostante sia congenita (ossia presente sin dalla nascita), spesso questa condizione viene diagnosticata soltanto al momento della prima mestruazione: non riuscendo a uscire verso l’esterno, il sangue si accumula all’interno della vagina provocando fastidio e dolore. Al raggiungimento della pubertà possono infatti insorgere dolori addominali e rigonfiamenti che tendono a durare per giorni. Alcune ragazze possono inoltre essere interessate da costipazione, assenza sospetta di cicli mestruali, dolore alla schiena o all’addome e minzione fastidiosa.
Come anticipato si tratta di un’anomalia congenita, ma le cause di questo errato sviluppo dell’imene non sono ancora state individuate con certezza.
Solitamente per la diagnosi è sufficiente una semplice visita ginecologica.
In genere l’anomalia viene corretta chirurgicamente attraverso un intervento che prende il nome di imenectomia.
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