Il lavaggio delle vie lacrimali è una procedura sia diagnostica che terapeutica. Questa tecnica, infatti, da una parte permette di accertare la presenza di ostruzioni nelle vie lacrimali, mentre dall’altra consente di liberarle da eventuali ostacoli di piccole dimensioni.
Il procedimento è piuttosto semplice e viene eseguito in anestesia locale attraverso gocce di collirio anestetico. Attraverso una siringa munita di un ago dalla punta smussata vengono iniettati nei dotti lacrimali del paziente antibiotico o soluzione fisiologica. Se le vie lacrimali sono libere o se vengono liberate grazie al procedimento, il paziente dovrebbe sentire il liquido scendere in gola.
Le vie lacrimali sono dei piccoli canali che portano le lacrime dall’occhio al naso: in condizioni normali, infatti, le lacrime defluiscono nel naso e poi in gola. L’ostruzione di questo condotto (che può essere causata dall’avanzare dell’età così come da una lunga serie di patologie più o meno gravi) comporta un’interruzione di questo ciclo idraulico: non a caso, il paziente lamenta come primo sintomo una lacrimazione eccessiva, condizione che può poi facilitare la comparsa di infezioni come la congiuntivite.
Non sono previste norme di preparazione particolari.
Una volta terminato il lavaggio delle vie lacrimali il paziente può riprendere le normali attività quotidiane.
Malattie correlate
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