Si tratta di un raro disordine multisistemico caratterizzato dall’infiammazione dei vasi sanguigni.
La malattia di Behçet si può manifestare con varie combinazioni di sintomi, anche molto diverse tra loro. Nel lungo elenco troviamo infatti ulcere orali, gastriche e genitali, infiammazioni degli occhi, eruzioni cutanee, dolori articolari e piaghe genitali, oltre a diarrea, aneurismi, aritmie, trombosi venosa, reazione patergica (reazione alla puntura di un ago sotto forma di lesione o pustola), artrite e, più raramente, attacchi epilettici e problemi psichiatrici.
Le cause della sindrome non sono ancora state individuate con certezza. Al momento l’ipotesi più diffusa propende per l’origine autoimmune.
Proprio a causa dell’ampia variabilità dei sintomi, la diagnosi della malattia è tutt’altro che semplice. La particolarità di alcune manifestazioni (come la presenza di afte orali e di ulcere genitali) può tuttavia instillare il sospetto, e per la verifica i medici hanno a disposizione il test Patergico, che prevede l’iniezione di una soluzione fisiologica o anche solo una semplice puntura. Se la reazione a questo esame è positivo, si procede poi con una biopsia per un’ulteriore verifica.
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