Micosi fungoide

Cos'è 

La micosi fungoide è una rara forma di linfoma non-Hodgkin, ossia un tumore maligno che si sviluppa a partire da un particolare tipo di globuli bianchi - in questo caso i linfociti di tipo T. Si tratta di una patologia che interessa prevalentemente la cute, ma che in fase avanzata può estendersi anche ad altri organi del corpo.

Come si manifesta 

I linfociti di tipo T sono cellule del sistema immunitario che, in condizioni normali, sono in grado di neutralizzare direttamente gli agenti esterni potenzialmente pericolosi per il nostro organismo. Nei pazienti affetti da micosi fungoide, tuttavia, tali linfociti proliferano in maniera incontrollata, dando origine a cellule tumorali che non sono in grado di assolvere le loro funzioni e tolgono spazio alle cellule immunitarie sane.

La patologia può rimanere silente per anni, ossia covare all’interno dell’organismo senza dare origine a sintomi evidenti, salvo poi esordire improvvisamente sotto forma di placche sulla pelle ed eritemi accompagnati in genere da prurito. Tali irritazioni cutanee conoscono, almeno nella fase iniziale, fasi di acutizzazione e fasi di remissione. Negli stadi più avanzati, poi, le cellule tumorali possono diffondersi anche in profondità nell’organismo, dando origine a metastasi nei linfonodi e in organi come il fegato, i polmoni e il midollo spinale.

Origine 

Come accennato, la micosi fungoide è legata alla proliferazione incontrollata dei linfociti (in questo caso di tipo T). Invece che terminare il normale ciclo di vita cellulare morendo, infatti, le cellule tumorali continuano a moltiplicarsi, dando così origine al tumore.
Le cause scatenanti di questo anomalo processo, tuttavia, non son ancora state chiarite del tutto. A differenza di altri linfomi, inoltre, non vi è certezza nemmeno sui fattori di rischio.

Come si accerta 

In presenza di sintomi sospetti come la comparsa di macchie e placche sulla cute è bene rivolgersi ad uno specialista. Dopo aver valutato attentamente la storia clinica e familiare del paziente, i medici eseguono un esame fisico per valutare le irritazioni della pelle ed accertare la presenza di eventuali altri sintomi o segni tipici. Se necessario, possono poi prescrivere alcuni test di approfondimento.

In particolare si procede con una biopsia cutanea, ossia con il prelievo di un campione di tessuto e con la successiva analisi in laboratorio del frammento. In alcuni casi possono essere eseguite anche esami del sangue e biopsie del midollo osseo, oltre ad una lunga serie di esami strumentali (Tac, risonanza magnetica, eventuali ecografie e la PET) per controllare l’estensione della patologia e l’eventuale coinvolgimento di altri organi.

Trattamenti 

La terapia dipende dalle condizioni di salute e dall’età del paziente, oltre che dalle caratteristiche e dallo stadio di avanzamento della malattia.

Se limitata alla pelle, ad esempio, la micosi può essere trattata con apposite creme ed unguenti o mediante fototerapia a base di raggi ultravioletti. In alcuni casi, inoltre, viene studiato un ciclo di radioterapia localizzato a livello della cute.

Tuttavia tali trattamenti non sono sempre sufficienti. In alcuni casi, e in particolare quando le cellule tumorali si sono già diffuse in altre aree del corpo, è infatti necessario ricorrere alla somministrazione di farmaci chemioterapici e, nei pazienti più gravi, al trapianto di cellule staminali.

L'elenco è puramente indicativo e non sostituisce la prescrizione medica
L'elenco include alcuni dei possibili trattamenti correlati, è indicativo e non sostituisce la prescrizione medica