Miomectomia

Cos’è 

La miomectomia è un’operazione chirurgica che consiste nella rimozione dei fibromi uterini. In base alla sede, al numero e alle caratteristiche di tali tumori i medici scelgono se eseguire tale procedura in laparotomia, in laparoscopia o in isteroscopia.

Nel primo caso (miomectomia addominale, tradizionale o “a cielo aperto”) l’operazione prevede l’apertura dell’addome attraverso un’incisione di diversi centimetri sulla pancia, mentre nel secondo gli strumenti vengono inseriti mediante piccole incisioni cutanee e l’intervento viene portato a termine grazie all’impiego di un apparecchio dotato di luce e telecamera (il laparoscopio) .

La miomectomia laparotomica è maggiormente invasiva, ed è indicata soprattutto in caso di fibromi di grosse dimensioni, mentre la procedura laparoscopica è preferibile in presenza di tumori grossi non più di 5-6 centimetri. La terza opzione, ossia l’intervento in isteroscopia, si esegue introducendo per via vaginale il rettoscopio, dispositivo in grado di produrre scariche elettriche. Attraverso tale scariche il chirurgo può eliminare il tessuto dei fibromi di tipo sottomucoso.

In tutti e tre i casi l’operazione viene eseguita in anestesia generale e dura alcune ore.

A cosa serve 

L’intervento viene eseguito quando il fibroma è sintomatico, ossia quando il tumore benigno manifesta la sua presenza sotto forma di sintomi. In particolare, i medici propendono per l’asportazione quando le pazienti lamentano dolore o sensazione di pesantezza al basso ventre, difficoltà a rimanere incinte o in condizione di anemia persistente.

Come prepararsi 

Seguendo le indicazioni dei medici, il paziente deve sospendere qualsiasi eventuale terapia farmacologica a base di antiaggreganti, anticoagulanti e antinfiammatori. Il giorno dell’intervento, inoltre, è necessario presentarsi a digiuno completo da almeno 8 ore.

Dopo il trattamento 

Il decorso post-operatorio varia in base alla procedura scelta. I pazienti sottoposti a miomectomia laparotomica, infatti, devono rimanere ricoverati più a lungo (solitamente 3 o 4 giorni) e necessitano di un periodo di recupero più dilatato nel tempo (dalle 4 alle 6 settimane).

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