Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita PMA di II° livello

Cos’è 

Le tecniche di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) di II livello sono più complesse rispetto a quelle di I livello e vengono utilizzate nei casi di infertilità più grave (ad esempio ostruzione tubarica, grave infertilità maschile) o quando si sono verificati fallimenti ripetuti di altri trattamenti.

Si parla di fecondazione in vitro, in quanto il processo avviene in laboratorio (fecondazione extracorporea). Una volta recuperati i gameti femminili, ossia gli ovociti (mediante pick-up ovocitario o OPU), e i gameti maschili, cioè gli spermatozoi, mediante raccolta del liquido seminale, si procede con una delle seguenti tecniche:

  • FIVET (fecondazione in vitro embryo transfer): spermatozoi ed ovociti vengono posti insieme in una piastra con terreno di coltura adatto, permettendo agli spermatozoi di penetrare l’ovocita in modo naturale.
  • ICSI (iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo): un singolo spermatozoo viene selezionato e iniettato direttamente all’interno dell’ovocita. Viene riservata ai casi di grave infertilità maschile, come l’astenozoospermia e/o la teratozoospermia severa.   

Il programma di procreazione medicalmente assistita con fecondazione extracorporea comprende varie fasi:

  1. La terapia di stimolazione ovarica verrà valutata con il medico durante la visita di programmazione della terapia. La terapia inizierà a domicilio con la somministrazione delle gonadotropine per l’induzione della crescita follicolare multipla. La paziente si presenterà presso i nostri ambulatori per il primo controllo ecografico e dosaggio ematico dell’estradiolo nel giorno indicato.
  2. La risposta ai farmaci verrà valutata dai medici con monitoraggi ecografici e prelievi ematici seriati. Il numero di controlli ecografici ed ormonali varia da paziente a paziente, la media è di circa 3-4 nell’arco del periodo di trattamento.
  3. La durata media complessiva dell’intera terapia gonadotropinica è di mediamente due settimane.
  4. Quando i follicoli raggiungono il diametro ottimale, alla paziente viene somministrata la terapia per l’induzione della maturazione ovocitaria. Il prelievo degli ovociti viene programmato circa 34-36 ore dopo.
  5. Il prelievo degli ovociti (pick up ovocitario o OPU) viene eseguito mediante aspirazione follicolare transvaginale ecoguidata, in anestesia (sedazione cosciente o sedazione profonda).
  6. Gli ovociti prelevati verranno inseminati in vitro, previa preparazione del campione di liquido seminale del proprio partner (fecondazione omologa) o donato (fecondazione eterologa) mediante adatte tecniche di trattamento.
  7. È possibile che l'inseminazione debba essere eseguita con tecnica ICSI (inseminazione intracitoplasmatica dello spermatozoo) se ritenuto necessario.
  8. Gli embrioni verranno mantenuti in coltura per un numero di giorni variabile tra 2 e 6 fino al momento dell’eventuale transfer. Il numero di embrioni da trasferire in utero verrà valutato in base alle caratteristiche della paziente e degli embrioni ottenuti.
    Il transfer degli embrioni viene eseguito in regime ambulatoriale. Eventuali embrioni sovrannumerari, se ritenuti idonei, verranno crioconservati.
  9. Nel caso di ovociti sovrannumerari, se ritenuti idonei, saranno crioconservati.
  10. Nel caso di rischio elevato di sindrome da iperstimolazione ovarica, gli ovociti e/o gli embrion i saranno crioconservati e si procederà a scongelamento, eventuale inseminazione e transfer embrionale in un ciclo successivo.

 

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